Al Motor Bike Expo i gioielli del Museo Agusta
La MV Agusta è un marchio che ha segnato la storia mondiale della motorizzazione, non solo nelle due ruote, grazie ai settantacinque titoli iridati conquistati (tra piloti e costruttori), ma anche e soprattutto grazie a quanto il suo fondatore, il conte Domenico Agusta, ha realizzato nel mondo della meccanica in genere. Il suo genio ha spaziato infatti per decenni, dai mezzi agricoli agli autocarri alle moto fino agli elicotteri e in ogni settore ha sempre ottenuto successi e riconoscimenti mondiali.
Un pezzo di questa importante storia sarà visibile al prossimo Moto Bike Expo che si terrà a Veronafiere dal 24 al 26 gennaio. Grazie all’accordo fra gli organizzatori del salone e la “EMMECI eventi”, la società che opera in stretta collaborazione con il Museo AGUSTA e GLA di Cascina Costa, saranno esposte le moto originali con cui Giacomo Agostini e Angelo Bergamonti conquistarono numerosi allori e l’auto che Domenico Agusta acquistò il 26 novembre 1952 per festeggiare l’accordo con Lerry Bell. Un’intesa storica che segnò la fine del divieto, imposto all’Italia, di costruire armi e elicotteri a seguito della sconfitta nella seconda guerra mondiale e festeggiava il primo mondiale di motociclismo conquistato della Meccanica Verghera.
Si tratta di una Cadillac Golden Anniversary, unica al mondo, appositamente commissionata da Larry Bell alla General Motor di Detroit per poter circolare in Italia, tanto che è dotata di contachilometri al posto del contamiglia e di indicatori di direzione arancioni. Quest’auto per le aziende della famiglia Agusta è un vero e proprio simbolo che il conte Domenico, scomparso nel 1971 all’età di 64 anni, ha lasciato a perenne memoria dell’ impegno e della passione, sua e dei suoi collaborati che per decenni è stato un elemento distintivo nel panorama industriale e tecnologico mondiale. Un’auto, sulla quale Domenico volle comunque mettere un suo sigillo, montandoci dei componenti di derivazione aeronautica per migliorarne la sicurezza e dimostrando che era possibile fare meglio della più importante azienda automobilistica del mondo.
Dal 1955 la Cadillac è rimasta nel garage della villa del conte e affidata prima al campione del mondo di motonautica e pilota di moto Fortunato Liberatori e poi al telaista del reparto corse della MV Lucio Castelli che l’hanno curata e mantenuta come un vero e proprio gioiello, conservandola perfettamente nella sua livrea originale: blu metallizzato con il tetto bianco e i loghi dorati. Un’auto imponente lunga sei metri e larga oltre due che è stata inserita nel 2012 dal Ministero dei Beni Culturali nel “Calendario delle Giornate Europee del Patrimonio”.
Un’occasione da non perdere, dunque, per i visitatori del Motor Bike Expo, che insieme all’auto, potranno ammirare anche le autentiche moto che per anni hanno dominato la scena iridata con Giacomo Agostini e, in particolare, la MV 500 originale, con cui il 15 volte iridato conquistò il titolo del 1970.
Barbara Premoli