Due esemplari di Jaguar XJ AWD, strettamente di serie, hanno recentemente percorso 2.000 miglia nel Circolo Polare Artico. Le vetture hanno superato l’esame della città più fredda al mondo, Dawnson City (Canada), dove la temperatura ha toccato i -49° C. Le XJ AWD sono equipaggiate dal propulsore 3.0 a benzina da 240 CV, il primo motore V6 sviluppato al 100% dalla Jaguar. Le unità precedenti, lo ricordiamo, erano di derivazione Ford, mentre il V6 che spingeva l’ormai storica XJ220 degli Anni 90 era di matrice MG Metro 6r4 Gruppo B.
Trasmissione tutto aderenza – Oltre al potente motore citato poc’anzi, le XJ AWD hanno fatto affidamento sul cambio automatico ZF a 8 marce e sulla trazione integrale “intelligente”. Quest’ultima ripartisce la coppia, in condizioni normali, al 50:50 sui due assali. Valori che possono mutare in qualsiasi momento, secondo le situazioni contingenti di aderenza, grazie a un continuo monitoraggio da parte dell’elettronica. In caso di guida sportiva, inoltre, la coppia è nettamente preponderante al retrotreno al fine di non far rimpiangere la maneggevolezza delle XJ a trazione posteriore. A commento dell’avventura nel Circolo Polare Artico, Adrian Hallmark, Direttore Global Brand Jaguar ha dichiarato: “Le XJ si sono comportate in modo eccellente in condizioni ben oltre i limiti che possono vivere gli automobilisti del Nord America, nonché di zone più fredde come la Russia. Neve alta, ghiaccio, ghiaia e fango congelato non hanno intaccato la sicurezza delle nostre XJ, perfette per l’inverno del Nord America”.
Quindi i mercati d’elezione per la Jaguar XJ AWD sono Nord America, Russia, Cina ed Europa Continentale.
