Detroit, North American International Auto Show. La vera Porsche 911 Targa, con il caratteristico wide bar e il tetto estraibile, ritorna dopo vent’anni di assenza e completa la serie 991. Fino a oggi, infatti, l’ultima generazione di questo capolavoro risaliva all’edizione 964, mentre le successive 993, 996 e 997, che pur si fregiavano del nome 911 Targa, erano tutt’altra cosa. Gran macchine, intendiamoci, ma il loro tetto apribile in cristallo nulla aveva a che vedere con la soluzione originaria.
Azzurro nostalgia – I riflettori del NAIAS si accendono sulla 911 Targa di uno splendido colore azzurro, molto simile alla tinta in voga sulle Porsche degli Anni 70. Un tocco nostalgico, se vogliamo, peraltro ben integrato con la modernità dell’ultima nata. Modernità riscontrabile da parecchi aspetti come le dimensioni ben più generose rispetto alle 911 Anni 70, oppure le luci a LED, ma anche il tetto stesso. Quest’ultimo, infatti, sfoggia un sofisticato sistema di azionamento elettrico, in luogo del poco pratico layout manuale del passato. E’ sufficiente premere un bottone che la 911 Targa “si scopre ma non troppo”; l’ideale per viaggiare veloci senza eccessivi turbinii.
Quando 2+2 non fa esattamente 4 – All’interno la Porsche 911 Targa ha due comodi sedili anteriori, ai quali si aggiungono i classici due posti “di fortuna” dietro, ideali per brevi tragitti. Quanto all’aspetto generale, si ritrovano tutti i particolari delle altre 911/991 come la moltitudine di tasti, l’immancabile blocco d’accensione a sinistra e il tunnel alto. La leva del cambio PDK (optional), per parte sua, conserva il criticabile layout manuale “a spingere” per salire di rapporto e “a tirare” per scalare. Molto meglio utilizzare i paddle, che tuttavia ruotano assieme al volante e possono generare confusione sterzando oltre i 90°. Peccati veniali che non intaccano un quadro di assoluta eccellenza.
Esclusivamente a trazione integrale – Come avveniva per il precedente modello, la nuova generazione di 911 Targa è proposta unicamente con la trazione integrale. Quanto alle motorizzazioni, la 911 Targa 4 è equipaggiata dal “flat six” 3.4 litri erogante 350 CV. Quanto basta, in presenza del cambio PDK e dello Sport Chrono Package, per staccare lo 0-100 km/h in 4”8/10 e raggiungere 282 km/h di velocità massima. Le prestazioni sono ancor migliori scegliendo la 911 Targa 4S (sempre con PDK e Sport Chrono Package), come dimostra l’accelerazione 0-100 km/h coperta in 4”4/10, nonché la velocità massima di 296 km/h. Merito del “flat six” portato a 3.8 litri di cilindrata, erogante 400 CV. Concludendo, la Porsche 911 Targa verrà introdotta sul mercato europeo a maggio, giusto in tempo per viaggiare con il cielo stellato delle notti di tarda primavera, accompagnati dalla melodia dei sei cilindri contrapposti.