MotorAge New Generation

Nasce Fiat – Chrysler Automobiles

 Con sede (legale) in Olanda

 Sergio Marchionne annuncia la formalizzazione del nuovo assetto societario del Gruppo. Fiat e Chrysler si uniscono a fondare il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (con l’acronimo FCA), il settimo gigante mondiale dell’automobile. La nuova società rimarrà quotata in Italia e a fine anno sbarcherà sulla borsa di New York.

 Ma la notizia più importante è che la sede legale viene fissata in Olanda (e quella fiscale in Inghilterra), dove la pressione fiscale è meno oppressiva rispetto all’Italia. Una decisione epocale per l’industria italiana e che non potrà che portare conseguenze negative.

 Sergio Marchionne: È il giorno più importante della mia carriera! L’adozione di una governance internazionale e le previste quotazioni, miglioreranno l’accesso ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari”.


 John Elkann, Presidente FIAT: la nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia. Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza”.

 I vertici assicurano che questo nuovo scenario non avrà effetti di carattere occupazionale: “l’organizzazione attuale, quattro regioni operative, continuerà ad essere l’asse portante della nuova società. Tutte le attività che confluiranno in FCA proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali”.

 A tal proposito, è atteso per la tarda primavera (primi di maggio contro le ipotesi dei mesi scorsi che parlano di marzo) il nuovo piano industriale che fornirà dettaglio sull’operatività degli impianti italiani.

 IL BILANCIO 2013

 Il nuovo Gruppo ha diffuso oggi i dati di bilancio: l’utile netto è salito da 896 milioni di dollari del 2012 a 1,951 miliardi nel 2013. La cifra, in realtà, non deve trarre in inganno poiché il risultato si ottiene portando a bilancio alcune poste positive relative a Chrysler. A meno di alcune voci di bilancio specifiche, insomma, l’utile netto è in discesa: da 1,14 miliardi di dollari nel 2012 a 943 milioni nel 2013. Il risultato della gestione periodica, che ha sorpreso gli stessi analisti, è stato particolarmente negativo nell’ultimo trimestre dell’anno.

 Anche alla luce delle non buone previsioni su FIAT per il 2014, sono cominciate “pesanti” vendite sul titolo del Lingotto che questa mattina è stato sospeso a Piazza Affari per eccesso di ribasso. E’ stato riammesso successivamente ma continua a registrare pesanti perdite.

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