Divertimento in tutta sicurezza.
300 CV è la potenza massima della nuova Volkswagen Golf R, spinta dal rinnovato motore 2.0 TSI a iniezione diretta di benzina e turbocompressore. Un traguardo importante che consente di staccare lo 0-100 km/h in 5”7/10 con cambio manuale a 6 marce e, addirittura, in 4”9/10 optando per il DSG a doppia frizione. Performance ben coadiuvate sia dalla trazione integrale 4Motion, che dall’assetto con regolazione elettronica adattiva dell’assetto DCC.
Cuore potente – La Golf R impiega un motore rielaborato appartenente alla serie EA888, la stessa della Golf GTI. Rispetto all’unità precedente sono stati modificati numerosi dettagli tecnici, tra cui la testata a quattro valvole per cilindro. Inoltre, come accennato in apertura, la potenza ammonta a 300 CV, contro i 270 della generazione passata e i 230 CV sviluppati dalla Golf GTI Performance. Tra le peculiarità del nuovo propulsore vi sono il collettore di scarico rivolto verso il turbocompressore, con raffreddamento integrato nella testata a pieno beneficio del rendimento, e la doppia iniezione. Quest’ultima avviene direttamente in camera di scoppio quando si richiedono le massime performance, nonché indirettamente ai carichi parziali dell’acceleratore.
Frizione Haldex di quinta generazione – La Golf R è da sempre sinonimo di trazione integrale permanente 4 Motion, tant’è che per il nuovo modello debutta il layout di ultima generazione. Tale trasmissione è abbinata a un cambio manuale a 6 marce, con frizione rinforzata e riduzione della corsa d’innesto, mentre a richiesta vi è il cambio doppia frizione DSG (anch’esso a 6 rapporti). La trazione integrale 4Motion, perfezionata mediante la frizione Haldex di quinta generazione, è attiva già prima che si verifichi lo slittamento degli pneumatici grazie a un sistema “predittivo”. In caso di carico acceleratore ridotto, o in fase di rilascio, il 100% di coppia è inviato all’avantreno, con il preciso scopo di ridurre i consumi. Qualora si presentino le necessità, però, in pochi millisecondi verrà inviata una parte o la totalità di trazione al retrotreno mediante la frizione Haldex.
EDS per tutte le ruote – Da parte loro i bloccaggi elettronici dei differenziali EDS, integrati nel controllo di stabilità ESC, assolvono la funzione di bloccaggio trasversale. Conseguentemente, in caso di slittamento di una ruota, questa viene frenata in modo mirato trasferendo la forza motrice alla rispettiva ruota opposta. Infine, sulla Golf R il sistema EDS riguarda tutte le ruote.
XDS per traiettorie in curva – La nuova Golf R adotta anche la funzione supplementare XDS per entrambi gli assi, che agisce sulle ruote “scariche” interne alla curva con interventi mirati sui freni, al fine di ottimizzare la trazione. Nell’inedita configurazione XDS+, questa funzione può essere utilizzata in un numero maggiore di situazioni dinamiche, rendendo così la vettura più agile anche quando non accelera. Tecnicamente l’XDS costituisce un’estensione funzionale del differenziale a bloccaggio elettronico. Non appena il sistema rileva una velocità eccessiva di una delle ruote interne alla curva, l’idraulica del controllo elettronico di stabilità ESC genera su tale ruota un’adeguata pressione frenante, ripristinando la trazione ottimale.
ESC Sport – La top di gamma Golf ha di serie la funzione ESC Sport del controllo elettronico di stabilità, inseribile premendo brevemente l’apposito tasto. In tale modo il sistema ritarda il proprio intervento, confinandolo ai casi di estrema necessità e lasciando al pilota un buon raggio d’azione nella guida sportiva. Infine, tenendo premuto il tasto ESC per oltre tre secondi, sia il controllo di trazione che quello di stabilità vengono completamente esclusi. Un’opzione da scegliere rigorosamente in pista, peraltro non disponibile sulla “sorella minore” Golf GTI.
Assetto rigoroso – Per quanto concerne l’assetto, la Golf R ha un telaio abbassato di 20 mm rispetto alla versione base della gamma, nonché di 5 mm nei confronti della GTI. Le sospensioni prevedono l’avantreno McPherson e il retrotreno a quattro leve. Quest’ultimo è stato ottimizzato soprattutto in termini di rigidità trasversale, grazie a una nuova messa a punto dei supporti della barra di accoppiamento. Completa l’opera la regolazione adattiva dell’assetto DCC, con tre modalità di marcia: Comfort, Normal e Sport.
Design inconfondibile – Disponibile sia a tre che a cinque porte, la Golf R si distingue per una serie di particolari che vanno dai quattro terminali di scarico cromati alle ruote da 18 pollici, nonché dalle fiancate con “minigonne” in tinta carrozzeria al diffusore posteriore. Diffusore che non rappresenta un mero effetto estetico, ma genera la necessaria deportanza a una vettura che raggiunge (e potrebbe superare agevolmente) i 250 km/h di velocità massima. Infine, all’interno spiccano la strumentazione con tachimetro scalato fino a 320 km/h (mai visto su una Golf), il volante sportivo a tre razze e i sedili rivestiti in tessuto Race. Ovviamente vi sono numerose possibilità di personalizzazione, tra cui i rivestimenti in pelle nappa Carbon. Non sia mai che la propria Golf R sia uguale a quella del vicino.
Gianmarco Barzan
05/02/2014 – 18:17