Inizia una leggenda
Con la Huracán LP 610-4, Lamborghini porta gli inconfondibili stilemi del suo design a un nuovo livello evolutivo. In dettaglio, la vettura è lunga 4.459 mm, larga 1.924 , alta 1.165 mm ed è caratterizzata da una forma dinamica in cui risaltano i contrasti tra curve tese, bordi affilati e superfici geometriche. L’anteriore dall’andamento a freccia della Huracán si dispone verso il basso in modo aggressivo, con due pieghe che sottolineano i contorni del cofano. I fari piatti e spigolosi presentano esclusivamente lampade a tecnologia LED che creano una forma a Y, mentre una presa d’aria di generose dimensioni “scava” il muso in profondità e si estende per tutta la larghezza della vettura. All’interno del frontale, due lame verniciate nello stesso colore della carrozzeria disegnano altrettante linee esagonali. Inoltre, come avviene sulle vetture da corsa, la zona inferiore della presa d’aria si allunga in avanti andando a formare uno splitter.
Vista laterale mozzafiato – Il carattere d’avanguardia tipico del design Lamborghini è particolarmente evidente nella vista laterale, che fa apparire la Huracán LP 610-4 come una scultura tecnologica in movimento ad alta velocità. I passaruota in alluminio si allungano tesi sopra i poderosi cerchi da 20”; una linea unica e armoniosa corre dall’anteriore fino al tetto e si estende raggiungendo la coda. Il tetto per parte sua è rigonfiato leggermente sopra le teste del pilota e del passeggero, in una forma che prosegue poi verso la copertura del vano bagagli e i bassi montanti posteriori. Partendo in corrispondenza dei fari, una linea scavalca il passaruota anteriore per andare a creare un largo bordo inclinato sulla portiera. L’andamento decrescente della linea del tetto e lo sviluppo crescente della portiera determinano una cornice tridimensionale per i finestrini laterali, che si incastonano nelle fiancate come pietre preziose.
Posteriore tridimensionale – Anche il retrotreno della Huracán presenta linee decisamente tridimensionali. Come avviene per la presa d’aria anteriore, anche il largo sfogo posteriore, necessario al raffreddamento del vano motore, è caratterizzato da una rete a maglie esagonali ed è, inoltre, scavato in profondità nella coda alta della vettura. Sopra tale sfogo sono alloggiati gli stretti gruppi ottici, anch’essi realizzati interamente con tecnologia LED. Come accade per i fari anteriori, le luci disegnano la forma inconfondibile a Y. Infine, ai lati del diffusore di grandi dimensioni emergono i quattro terminali di scarico che presentano carenature di forma ellittica, cromate e traforate.
Connubio tra estetica e funzione – Ogni dettaglio di design della Lamborghini Huracán LP 610-4 celebra al meglio l’unione tra estetica e funzione. I designer del Centro Stile Lamborghini hanno lavorato a stretto contatto con gli esperti di aerodinamica: le larghe prese d’aria nel frontale della supercar sfruttano sia l’aria asservita al raffreddamento, sia gli altri flussi che investono il muso per aumentare il carico aerodinamico (downforce) sull’asse anteriore. Al posteriore, invece, il “labbro” dello spoiler lavora in sinergia con l’estrattore al termine del fondo per ottimizzare i flussi al retrotreno, tanto che la Huracán non necessita del classico alettone mobile. Quanto al fondo della macchina, esso è completamente chiuso con la sola eccezione di alcune prese NACA che dirigono l’aria in ingresso verso i radiatori.
Abitacolo sportivo – Gli interni riprendono il design esagonale della carrozzeria, compreso lo spettacolare cruscotto ribassato. La strumentazione e le bocchette di ventilazione sembrano elementi indipendenti, come fossero aggiunti in un secondo momento. Inoltre, tra i due sedili una console si allunga dal cruscotto fino al tunnel centrale. Per quanto concerne il volante a tre razze, vi sono alcuni bottoni per gestire diverse funzioni della vettura, inclusi gli indicatori di direzione e i tergicristalli. Le due larghe leve fisse al piantone servono per azionare il cambio a doppia frizione, senza generare confusione nelle (poche) volte in cui si ruota il volante oltre i 90°. Dietro il volante vi è lo schermo TFT da 12,3 pollici in alta risoluzione, 1440 x 540 pixel. Il pannello virtuale presenta tutte le informazioni chiave, grazie a una nitidissima grafica 3D con sofisticati effetti scenici. Inoltre, il pilota può alternare tre diverse versioni dello schermo. In modalità Full drive il grande contagiri domina la scena, affiancato dagli indicatori del livello carburante e della temperatura acqua. La velocità è mostrata come su uno schermo digitale. In modalità Mista il contagiri è più piccolo e viene spostato sulla sinistra, mentre una finestra per le funzioni di infotainment come il navigatore occupa la metà di destra. In modalità Full navi e infotainment la mappa occupa la maggior parte del monitor. Infine, indipendentemente dal settaggio selezionato, lo schermo continua a mostrare nel bordo inferiore tutte le informazioni importanti e gli avvisi di allerta.
Telaio ibrido – Dal punto di vista tecnico, la Lamborghini Huracán ha una nuova scocca che associa componenti in alluminio con grandi elementi realizzati in polimeri rinforzati con fibra di carbonio (CFRP). Quest’ultimo è il materiale ultraleggero su cui Lamborghini ha sviluppato grande competenza, grazie ad anni di sperimentazione. L’innovativo telaio ibrido in questione ha un peso inferiore a 200 kg, addirittura meno del già leggerissimo space-frame della progenitrice Gallardo. Inoltre, la struttura della Huracán costituisce netti passi avanti in termini di sicurezza in caso di incidente, nonché sotto il profilo della rigidezza.
Robustezza e leggerezza – Continuando a trattare del motore, la cilindrata pari a 5.204 cc è il risultato dell’ alesaggio di 84,5 mm abbinato alla corsa di 92,8 mm. Le accensioni del V10 si alternano a 54 e 90°, con l’albero motore forgiato che è stato concepito con perni di manovella condivisi. Tale layout, che vede le bielle dei pistoni opposti fissate sul medesimo perno, massimizza la rigidezza dell’insieme minimizzandone il peso. Allo stesso modo, le bielle in acciaio forgiato e i pistoni in alluminio (anch’esso forgiato) si caratterizzano per la grande resistenza strutturale, abbinata al peso molto contenuto. Il basamento per parte sua è realizzato in lega di alluminio, nonché prodotto utilizzando un processo di fusione per gravità a bassa pressione che garantisce livelli di omogeneità assai alti. Quanto alla lubrificazione, il carter secco assicura l’ottimale approvvigionamento di olio al motore anche durante le accelerazioni laterali e le frenate più estreme, contribuendo inoltre ad alloggiare il motore molto in basso a tutto vantaggio del baricentro.
Scambi veloci – Entrambi i cambi parziali sono sempre attivi, ma solo uno dei due è collegato al motore. Quando, a titolo d’esempio, il pilota sta accelerando in terza marcia, il secondo cambio parziale ha già ingranato la quarta sul proprio albero. Il passaggio al rapporto superiore avviene mediante uno scambio di frizioni, con la K1 che si apre e la K2 che si chiude; il tutto in pochi centesimi di secondo. Il guidatore stesso può cambiare marcia autonomamente utilizzando le leve al piantone, oppure decidere di utilizzare il programma totalmente automatico. Quando l’obiettivo è invece la massima accelerazione, il semplice tocco di un tasto è sufficiente ad affidare all’elettronica il compito di staccare la frizione al regime appropriato, grazie al Launch Control.
Prestazioni eccezionali – Grazie ai 610 CV e al peso a secco di appena 1.422 kg, la Lamborghini Huracán accelera da 0 a 100 km/h in 3”2/10, da 0 a 200 km/h in appena 9”9/10 e raggiunge la velocità massima di oltre 325 km/h. Nonostante queste performance eccezionali, il motore V10 ha fatto registrare un consumo di carburante di 12,5 litri di benzina per 100 km, per emissioni pari a 290 g/km di CO2. Il miglioramento nei confronti della Gallardo, anche grazie al sistema Stop& Start di serie, è dell’11%.
Telaio di riferimento – Ogni chilometro percorso al volante della Huracán è pura gioia, specialmente quando si affrontano i tracciati delle piste o le strade tortuose di montagna. In sostanza, la super sportiva di Sant’Agata Bolognese è una macchina pensata per amplificare le sensazioni di guida, con velocità in curva estremamente alte, reazioni precise e virtualmente istantanee. Sono tanti gli elementi che rendono la Huracán eccezionalmente stabile e maneggevole, a cominciare dal motore centrale che garantisce la distribuzione ideale delle masse sugli assi (42:58 tra anteriore e posteriore), per continuare con le sospensioni a doppi triangoli sovrapposti su tutte e quattro le ruote. E a proposito di ruote, la trazione è integrale con nettissima preponderanza di coppia al posteriore in condizioni normali. Non appena, però, l’aderenza al retrotreno diminuisce, il sistema invia fino al 50% della coppia alle ruote anteriori. Da notare, inoltre, che al posteriore un differenziale autobloccante meccanico (integrato nella trasmissione LDF) incrementa ulteriormente la trazione. Completano l’opera gli ammortizzatori magnetoreologici e il Lamborghini Dynamic Steering (LDS), entrambi disponibili come optional. In particolare, l’LDS rende il rapporto dello sterzo molto diretto alle basse velocità e decisamente indiretto alle alte andature. Infine, l’elettronica di controllo dell’assetto favorisce la guida sportiva ed è escludibile completamente. Ora non resta che provare in prima persona le emozioni forti che la Lamborghini Huracán è in grado di suscitare, con le mani che stringono il volante a tre razze e il rombo del potentissimo V10 in sottofondo.
Gianmarco Barzan
20/03/2014 – 17:16