Impressioni di guida
Con la nuova Mini Cooper S, per una volta si è andati in controtendenza rispetto al downsizing motoristico. L’ultima nata della Casa di Oxford, infatti, ha una cilindrata aumentata a 2 litri in luogo degli 1,6 che riguardavano la precedente generazione. Tutto questo si traduce nella migliore prontezza di risposta ai regimi più bassi, anche quando il turbocompressore non lavora propriamente al massimo delle sue possibilità.
192 CV ben distribuiti – Il “cuore” della Mini Cooper S è un 4 cilindri di 1.998 cc, con tecnologia Mini TwinPower Turbo. Quest’ultima comprende turbocompressore, iniezione diretta di benzina, comando valvole variabile e regolazione automatica degli alberi a camme.
Una grinta impressionante – Fin dai “primi passi” compiuti con la Mini Cooper S è evidente la verve del motore. Non importa a quale regime propulsore e in che regolazione del cambio automatico ci si trovi; la notevole prontezza di risposta si palesa in ogni condizione, tanto che spesso e volentieri si tende ad alleggerire l’acceleratore per non guadagnare troppa velocità. Una volta affondato il pedale destro, il turbocompressore “si sveglia” completamente oltre i 2.500 giri/min. dando una spinta alla quale francamente non eravamo più abituati su questo genere di vetture, che decresce solo superati i 6.000 giri/min..
Scava le traiettorie – Il tipico “Go kart feeling” delle Mini, ossia la capacità di “danzare” nelle curve con estrema facilità, viene confermato anche sulla Cooper S ultima generazione. In sostanza, gli inserimenti in curva sono veloci e la precisione è massima lungo tutto l’arco della percorrenza, complice lo sterzo diretto e comunicativo. Le traiettorie vengono come “scavate” dall’assetto e, solamente esagerando con l’acceleratore emerge un po’ di sottosterzo peraltro inibito dai controlli elettronici. In sintesi, la Mini Cooper S rimane un’auto divertentissima da guidare tra le curve, oltreché caratterizzata da prestazioni eccellenti. Peccato per il prezzo elevato: il listino parte da 25.900 € e se poi aggiungiamo qualche optional…
Gianmarco Barzan