Stefano Domenicali ha lasciato la Ferrari. Per sua scelta. Non ha lasciato il ruolo di Team Principal, accettando unaltra carica allinterno dellazienda, ma con le sue dimissioni ha fatto un gesto di coraggio per salvare tutti i suoi uomini, ben sapendo di accollarsi un sacrificio più grande ripetto alle sue dirette responsabilità. Ma da uomo dazienda quale è ed è sempre stato con questo gesto toglie pressione a tutti quelli che lavorano alacremente per cercare di riportare la Ferrari ai vertici.
Parlare di Stefano Domenicali oggi, in questi termini, non significa assolutamente parlare male della Ferrari o del Presidente Montezemolo perché nessuno lha mandato via. 15-16 ore al giorno di lavoro, senza sabati, domeniche, feste comandate: Stefano ha dedicato tutto se stesso alla famiglia Ferrari, trascurando i suoi figli e sua moglie. Lha fatto col cuore. E lha fatto anche adesso lasciando – e lo sottolineiamo ancora – la Ferrari, quando sarebbe stato molto più semplice accettare un altro ruolo, comunque importante, allinterno, come il Presidente, che lha sempre stimato e sostenuto, gli aveva proposto.
“Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi” – ha detto Domenicali – “in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni. A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita. Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni”.
Accettando le dimissioni di Stefano Domenicali il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha dichiarato: “Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per
Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida”.
La Ferrari ha comunicato di avere nominato Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari North America, nuovo responsabile della Gestione Sportiva.
Stefano non è mai stato responsabile dei mancati successi della Rossa in pista, dei Titoli sfiorati e non conquistati. Domenicali non ha mai progettato macchine, telai o motori, anche se questo concetto per molti non è ancora chiaro. E adesso sapete cosa succederà? Che la scusa, l’alibi continuerà a essere Stefano Domenicali. Sarebbe davvero impossibile assistere a un miracolo a livello di prestazioni, anche se è quello che tutti gli appassionati, gli italiani e i tifosi vorrebbero. E i soliti tromboni diranno che per forza gli altri sono davanti e il gap è grande: perché c’è da lavorare un sacco per recuperare tutti gli “errori di Domenicali”…
Staremo a vedere cosa accadrà, augurando ogni bene a tutti, alla Ferrari, agli uomini e alle donne in pista e in fabbrica che danno il massimo, ma soprattutto a Stefano, che non è mai stato vittima, che si è sempre spaccato per arrivare dove voleva, dimostrando sempre di essere un grande professionista e soprattutto un grande Uomo. Stefano non è un codardo che scappa perché non sa cosa fare; Stefano ha le palle di lasciare per il bene di unAzienda in cui ha sempre creduto.
Grazie, Stefano, per tutto quello che hai fatto, anche oggi!
Barbara Premoli
Redazione MOTORAGE
14/04/2014 – 14:30