H6: LA GRANDE MURAGLIA CHE NON CONOSCI
Le prove di Gianni Montani
IL RITORNO Great Wall, come Grande Muraglia, una delle meraviglie del mondo ma anche il nome di un’industria automobilistica a capitale privato che in Cina va per la maggiore, ma conosciuta anche in Italia attraverso un’importante azienda del settore automobilistico (Eurasia Motor Co.) che importa i suoi prodotti. Un lavoro fino ad ora marginale, ma che assume un significato diverso con la messa in produzione dell’H6, uno Sport Utility Vehicle compatto di ultima generazione.
La novità è rappresentata dal fatto che l’H6 è costruito in Europa e precisamente in Bulgaria, seguendo i rigidi protocolli di assemblaggio e di qualità dei grandi costruttori continentali. Proprio per questo si presenta con un biglietto da visita che parla di una forma di garanzia totale per chi lo acquista di cinque anni o di 150 mila chilometri.
LO STILE Non lascia spazio alla fantasia; la linea infatti è classica, con tratti fluidi perfettamente raccordati a partire dal muso e dai passaruote anteriori fino alla parte posteriore, che è la più caratterizzata con il suo paraurti sagomato e integrato con l’ampio portellone dietro al quale vi è un ampio vano bagagli, la cui capienza batte ogni record: da 808 litri a 2010 litri.
L’ABITABILITA’ Lo spazio per chi prende posto a bordo, sia davanti che dietro, è più che sufficiente; anche il quinto passeggero posteriore centrale può affrontare un viaggio di un certo impegno senza risentirne. Elegante e molto curata la selleria in pelle, come del resto i sedili con poggia-testa attivi che risultano ben disegnati in modo da offrire comodità ma ancora ancoraggio al corpo. La dotazione dei sistemi di sicurezza può essere invidiata dai costruttori europei e comprende anche l’Hill Holder che migliora le condizioni di partenza in salita, impedendo l’arretramento del veicolo.
LE MOTORIZZAZIONI Un unico motore equipaggia l’H6; è un quattro cilindri in linea a gasolio made in China con elettronica Delphi, di 1996 cc e potenza di 143 cavalli. Si tratta di un onesto propulsore che fa un buon lavoro grazie all’erogazione molto regolare della potenza. Per la versione a quattro ruote motrici, il costruttore cinese ha optato per il sistema di trazione integrale “Torque on demand” della BorgWarner a gestione completamente elettronica.
LA STRADA Il motore non è un campione di sportività, ma per l’automobilista che non vada alla ricerca di prestazioni esasperate risponde bene alle sue esigenze anche in fase di accelerazione; ma si tratta sempre di muovere un veicolo che è lungo più di quattro metri e mezzo e pesante più di diciotto quintali. Su strade extraurbane i viaggi sono sempre confortevoli, mentre in fuoristrada l’altezza da terra e il sistema di trazione integrale sovradimensionate consentono di affrontare situazioni stradali particolarmente disagevoli.
LA TECNICA
– motore: turbodiesel, common rail, 4 cilindri, 1996 cc, 140 CV a 4000 giri/minuto, coppia 310 Nm da 1800 a 2800 giri/minuto
– classe ambientale: Euro 5+
– trazione: integrale con torque on demand
– cambio: manuale a 6 marce
– sterzo: a cremagliera
– sospensioni: anteriori McPherson, posteriori multilink
– freni: dischi anteriori e posteriori
– serbatoio carburante: 58 litri
– capacità vano bagagli: 808 a 2010 litri
– misure: lunghezza 4,640 m, larghezza 1,825 m, altezza 1,745 m; passo 2,680 m
– peso: 1800 kg
– accelerazione 0 – 100 km/h: 11”4/10
– velocità massima: 180 km/h
– consumo medio: 8,8 l/100 km
– prezzo: da 21.950 euro a 27.950 euro
Gianni Montani
Redazione MOTORAGE
28/05/2014 – 16:59