IL NUOVO MOBILE DEVICE
Innovazione e connettività: ecco quello che offrono le auto del futuro. Ci accomodiamo sul sedile e troviamo sul tunnel centrale un monitor touch screen da 17 pollici, utile per comandare il sistema multimediale della nostra auto, per impostare il sistema di navigazione e per regolare la climatizzazione. Senza contare le applicazioni previste per interfacciarsi col proprio smartphone.
Il nuovo mercato punta infatti a connettere il guidatore con l’agenda, il web, la vita lavorativa e privata: a tale scopo sono stati creati sistemi di input e output tramite cui le auto potranno dialogare con l’utente. Attenzione però al ‘’jailbreak’’, la pratica attraverso cui si viola il sistema operativo di uno smartphone per installare app non previste: la conseguenza è l’invalidazione della garanzia. Un altro punto a favore della connettività è la maggiore sicurezza: la gestione dei dati provenienti dalla vettura permette un’assistenza ottimale in caso di incidenti e consente di prevedere situazioni di rischio o di blocco del traffico.
Insomma: l’auto diventerà un vero e proprio dispositivo mobile che renderà possibile guidare e connettersi al mondo esterno. Ma, per par condicio, è necessario elencare gli elementi negativi di questa connettività. Innanzitutto la questione della privacy: i nuovi dispositivi permettono di conoscere non solo la posizione, ma anche le abitudini dei guidatori, sfruttabili a scopi commerciali. Non essendoci una legislazione a riguardo, la questione si fa delicata poiché, per rispetto della trasparenza, deve essere il consumatore a decidere se mettere a disposizione i propri dati, senza che questa operazione avvenga automaticamente. Altro punto a sfavore è la possibile distrazione creata dalla tecnologia: quante volte per fare una velocissima modifica a un’impostazione del navigatore, abbiamo distolto la visuale dalla carreggiata? Pensare ad un impegno pressante e visualizzarne l’avviso sullo schermo del monitor, non ci distrae dalla guida? Solo chi è ben consapevole di questo può gestire una macchina così equipaggiata.
Manuela Caputo