La rinnovata Mini Paceman è proposta con due motori a benzina, nonché due propulsori diesel a quattro cilindri. Il range di potenza è compreso tra i 112 CV della versione Cooper D, ai ben 218 della variante John Cooper Works. Quest’ultima, in particolare, vanta un propulsore quattro cilindri a benzina con turbocompressore Twin Scroll, iniezione diretta e comando valvole variabile con tecnologia Valvetronic del BMW Group. Grazie anche alla coppia massima di 280 Nm, che può estendersi fino a 300 Nm in condizioni di overboost, la Mini John Cooper Works Paceman accelera da 0 a 100 km/h in 6”8/10 e raggiunge 229 km/h di velocità massima con cambio manuale, nonché 226 km/h in presenza della trasmissione automatica.
I tecnici della Casa di Oxford definiscono come “go kart feeling” la capacità della Mini di tenere la strada in modo impeccabile, oltreché garantire quella maneggevolezza in curva che fa la differenza rispetto ad altre auto ben più potenti. Tali concetti vengono riproposti dalla Paceman, grazie anche a soluzioni tipicamente Mini come l’asse anteriore McPherson con bracci trasversali fucinati, il retrotreno a tre bracci e mezzo e il servosterzo elettromeccanico con Servotronic. Inoltre, la trazione integrale ALL4 è di serie nella Mini John Cooper Works Paceman, nonché optional per tutte le altre varianti. Completano l’opera il Dynamic Stability Control (DSC), di serie per tutte, e il Dynamic Traction Control (DTC). Quest’ultimo dispone dell’Electronic Differential Lock Control, di serie o come optional a seconda della versione. Concludendo, la rinnovata Mini Paceman verrà lanciata sul mercato a luglio.
Gianmarco Barzan
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