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Audi a LeMans: tredicesima vittoria!

 audi_motorsport_1180L’Audi si è confermata la regina di Le Mans, infatti con l’Audi R18 E-Tron è arrivata la tredicesima vittoria e l’arrivo in parata, con le portiere aperte, delle due Audi di Treluyer-Fassler-Lotterer (tre vittorie a testa alla 24 Ore) e di Genè-Di Grassi-Kristensen è stato un evento spettacolare. Sono partiti nei box i tappi di bottiglia e alcuni hanno perfino pianto di gioia e commozione. Una commozione che ha persino coinvolto   sia Treluyer che Kristensen: nei due giri   di onore nessuno dei due aveva la forza di rispondere via radio presi com’erano da veri e propri singhiozzi.

All’appello è mancata la terza Audi, quella di Bonanomi, coinvolto quasi allo scadere della seconda ora in una pazzesca carambola con una Ferrari (di Sam Bird) e la Toyota di Lapierre. La Toyota n.1 riusciva a tornare ai box, nessuna chanche per Bonanomi finito contro il guard rail.

 Wolfang Ullrich, il “capo”, più commosso di tutti a fine gara, l’uomo che ha trasformato il reparto corse Audi in una vera e propria “macchina da guerra” è andato a cogliere successi ovunque prima nella categoria turismo poi nei prototipi. L’Audi Motorsport ha ricalcato in parte il modello italiano Lancia degli anni settanta e ottanta con la sola differenza che a Ingolstaadt nessuno si sogna di interrompere il “discorso” e di tirare giù le saracinesche !!!

La doppietta Audi non è stata facile, di certo è stata la più incerta e sofferta degli ultimi anni, probabilmente a causa di alcune scelte tecniche derivate da una interpretazione dei nuovi regolamenti oppure per l’avvio della settimana di Le Mans caratterizzata dal pazzesco incidente in qualifica di Duval. E sì che l’Audi, per la prima volta, si è presentata a Le Mans non nel ruolo di favorita, sempre che questo ruolo esista in una gara di 24 ore. Era maggiormente favorita la Toyota, scesa in pista con la certezza di un successo e in effetti ha dimostrato che il prossimo anno si dovrà proprio fare i conti con la TS040. L’ago della bilancia, la differenza in pista, però l’ha fatta il team al box, l’esperienza maturata in anni di corse. La Toyota, sempre seguita dalle due Audi, è stata al comando per sedici ore, sino alle 7 del mattino, poi ha dovuto cedere la posizione e la corsa è passata in mano alle Audi, ma a causa della rottura del turbo Lotterer è stato obbligato a rientrare ai box: un ‘operazione effettuata in una ventina di minuti.

In testa passava Kristensen che già pregustava la gioia del decimo successo alla 24 Ore ma… non era destino. Sul gradino più basso la Toyota di Lapierre-Davidson-Buemi, un trio di piloti molto veloci e di grande esperienza in pista che certamente sarà protagonista nei prototipi.

 Top Ten 24ORE DI LE MANS:

1 TRÉLUYER B. AUDI R18 E-TRON QUATTRO M 379 laps

2 KRISTENSEN T. AUDI R18 E-TRON QUATTRO M 376 3 Laps

3 DAVIDSON A. TOYOTA TS 040 – HYBRID M 374 5 Laps

4 PROST N. REBELLION TOYOTA R-ONE M 360 19 Laps

5 TURVEY O. ZYTEK Z11SN – NISSAN D 356 23 Laps

6 BADEY L. LIGIER JS P2 – NISSAN D 355 24 Laps

7 PANCIATICI N. ALPINE A450 – NISSAN D 355 2:36.427

8 RAST R. ORECA 03R – NISSAN M 354 25 Laps

9 SHULZHITSKIY M. LIGIER JS P2 – NISSAN D 354 26 laps

10 HIRSCH G. MORGAN – JUDD D 352 27 Laps

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