Situazione asfittica per il mercato delle auto nuove: nel 2012 l’Italia ha registrato un -19,9% nell’immatricolato – solo Cipro Grecia e Portogallo riescono a far peggio- e ad oggi la situazione non è affatto migliorata. Cosa succede? Succede che gli italiani preferiscono affidarsi alle auto usate, principalmente perché il loro prezzo d’acquisto è nettamente inferiore a quello di un’auto nuova.
I passaggi di proprietà sono infatti in aumento, ma abbiamo ormai imparato che quando si tratta di auto bisogna essere lungimiranti: comprare una macchina di seconda mano costerà certamente meno, ma si finirà col pagare un’assicurazione molto più alta. Infatti più l’auto è vecchia, più l’assicurazione costa: si calcola un rialzo del 60% per auto vecchie di cinque anni.
Il dato emerge dai confronti realizzati da Supermoney, sito di comparazione delle assicurazioni auto e delle tariffe, che ha realizzato uno studio sul premio della RC auto in base all’anno di immatricolazione. Dai numeri si può vedere come su dieci compagnie assicurative, sei propongono un prezzo dell’assicurazione superiore per le auto più vecchie, mentre in soli quattro casi il premio resta uguale. L’analisi, realizzata prendendo come esempio il caso di un uomo con oltre 15 anni di patente al volante di una berlina di media cilindrata, mostra come i rincari possano arrivare fino al 60% per un veicolo immatricolato cinque anni prima. A presentare gli aumenti maggiori sono le compagnie che, per le auto nuove, propongono le soluzioni più vantaggiose e per l’usato e si tutelano aumentando il prezzo della polizza RC Auto anche considerevolmente”.
Infatti analisi statistiche mostrano che chi compra una macchina usata pone meno attenzione all’auto ed è più facile che la danneggi con piccoli e medi incidenti: sommando tutte le spese extra sostenute per la manutenzione, alla fine la polizza Rca del nostro usato viene a costare molto di più. Non solo: il prezzo della polizza sale ancora se il concessionario – o il privato – da cui si ha acquistato l’auto non ha stipulato alcuna garanzia per guasti meccanici, elettrici o elettronici. Sarebbe bene dunque concordare una polizza proprio per questo tipo di problemi che i costruttori non garantiscono dopo un certo numero di anni. Tirando le fila: sommando i vari costi di manutenzione, si rischia di spendere la stessa cifra che si pagherebbe per acquistare un’auto nuova, nonostante il piccolo risparmio determinato dal costo della polizza di incendio e furto che si abbassa sensibilmente diminuendo il valore della vettura.
Inoltre c’è da tenere presente che è obbligatorio stipulare una nuova polizza presso la propria assicurazione prima di ritirare il veicolo usato, poiché quella del precedente possessore non sarà più ritenuta valida. Solo una volta ricevuto il nuovo tagliando si potrà circolare liberamente.
Se invece non si ha ancora trovato una polizza adatta e soddisfacente, si può richiedere al vecchio proprietario una copia del libretto di circolazione e sottoscrivere un’assicurazione provvisoria – che solitamente ha una durata di 15 giorni – in modo che entri in vigore al momento della consegna del veicolo e sia comunque garantita la copertura.
Manuela Caputo