B-Rocket un missile nel tempo
Presentato a Parigi lo splendido concept figlio della joint venture tra Bell and Ross e Harley Davidson Show
Occhi spalancati, bocche semiaperte, respiro affannato. Se ci fosse anche Munch, l’urlo
sarebbe inevitabile e infatti qualche mugolio di stupore si diffonde nel fascinoso allestimento all’Hotel Des Invalides a Parigi appena il telo rosso cala per terra. Cos’è? Moto da corsa, chopper della Harley Davidson, missile spaziale, aereo, bicicletta, side car, cabina aeronautica in movimento? Alla fine, è una sintesi perfettamente riuscita di tutto questo. L’altra domanda viene spontanea: cosa può fare? Forse potrebbe anche volare, di certo corre. Il primo pensiero che ci passa per la testa è la BatMoto. Ma l’apparizione, decisamente reale, mercoledì sera al Festival dell’Automobile International, è andata ben oltre.
MISSILE CAPOLAVORO – Si chiama B-Rocket ed è un fantastico concept di aereo-moto, un capolavoro di creatività e ingegneria, un concentrato di sensibilità e cultura del design funzionale tipico dell’aviazione militare applicato al fascino intramontabile della moto-icona, l’Harley Davidson. Ma la visione è umana, artigianale e cerebrale, allo stesso tempo, e risponde all’identikit di Bruno Belamich, il design, nonchè uno dei fondatori di Bell&Ross, (insieme con il suo socio e amico Carlos Rosillo), una delle maison francesi dell’alta orologeria, nata proprio dalla sua viscerale passione per tutto quello che riguarda gli aerei, l’aviazione e la relativa strumentazione. Già, ma che c’entrano gli orologi con una moto travestita da missile, freni racing attivati alla ciclista? E’ presto per spiegarlo, il concept ammirato a Parigi è solo la prima parte del progetto, quella motociclistica, figlia della joint venture messa in atto da Belamich&c. già dal 2011 con Shaw Harley Davidson. Un concessionario-team inglese dell’East Sussex, grazie al quale la prima idea, il primo bozzetto, arrivò in pista per competere al Mondiale di Harley con un modello customizzato unico: la Nascafe Races Bell & Ross, su base del modello originale H-D FXSTB Softail Nightrain.
OROLOGI&SOUND – Ma quanto quella sia la madre di tutte le visioni, il B-Rocket di Parigi è tutta un’altra cosa, è la moto missile pronta ad andare nel futuro, alla quale ancora manca il timing giusto. Già, perché si accendano del tutto i motori, bisognerà attendere la settimana a cavallo tra fine marzo e inizio aprile, a Basilea, quando andrà in scena la fiera più importante dei produttori di orologi: lì Bell & Ross presenterà i due orologi connessi, completando il progetto B-Rocket e lo spettacolo potrà cominciare davvero. Nel frattempo, ci siamo consolati ascoltando la musica giusta per le nostre orecchie. Quando a Parigi è risuonato l’inconfondibile sound del motore Harley, 1584 cc, architettura a V Twin, accompagnato dal design, unico, esclusivo delle due turbine poste ognuna ai lati del corpo centrale della moto. Quella di destra per il filtro dell’aria, quella di sinistra per l’olio. Un’impostazione di chiara derivazione aeronautica visto come richiama le turbine dei motori dei jet. E in fondo l’ispirazione viene proprio da lì, dai primi esperimenti per i jet aeronautici e spaziali della Nasa datati 1960, nel paesaggio lunare e infinito vicino a Salt Lake City nel Nevada.
ANIMA (JET) E CORPO – Eppure l’anima, la dimensione di B-Rocket è tutta in quella fusione uomo-moto (aereo), un connubio corpo-macchina quasi sensuale, visto che per guidare B-Rocket il pilota deve appiattirsi sul serbatoio, ricoperto, cortesemente da un’ampia finitura in pelle per poggiare i gomiti senza farli diventare subito incandescenti. Un pilota, diremmo oggi, sempre connesso, sdraiato ad ascoltare il cuore e i battiti del suo mezzo, un po’ come facevano gli assaltatori dei Mas (i siluri, denominati “maiali”) nella seconda Guerra Mondiale. Insieme verso l’avventura, alla conquista dell’estremo. Con precisione, s’intende. Il tachimetro è ovviamente targato Bell & Ross come tutta la strumentazione: semplice, chiara, leggibile e illuminata, per facilitarne la lettura al pilota. A chiudere lo spettacolo in moto, il posteriore affusolato come una cabina d’aereo, o il side car del passeggero, ma chiuso. Per renderlo così elegante e aerodinamico è stato lavorato a mano con 30 diverse sezioni di acciaio.
IL TEMPO CORRE – Insomma, un autentico gioiello capace, secondo la sua scheda…personale di arrivare a 200 km/h e destinato a diventare immediatamente una sorta di icona per gli appassionati di moto, di Harley e non solo. Tanto da mettere in dubbio il progetto iniziale, quello cioè di avere un unico modello disponibile, senza sviluppi commerciali. La visione reale non è in vendita. E infatti Bell & Ross e Harley non hanno nemmeno pensato ad un prezzo da proporre ad eventuali clienti e si sono imposti di non esporre il loro capolavoro a Dubai. Da quelle parti, è impossibile dire di no agli zeri esponenziali. Ma è proprio il caso di dirlo: il tempo corre, due mesi ancora e si scoprirà il resto della storia. Chissà che non ci sia ancora… tempo per rendere la visione, il concept BRocket accessibile ai potenziali appassionati disponibili a svenarsi per possedere un simile capolovaro di design ed ingegneria. Puntate gli orologi, appuntamento a Basilea, fine marzo.
Redazione MOTORAGE