La scatola nera è un dispositivo mobile satellitare che adotta una tecnologia GPS in grado di trasmettere dati ad una centrale operativa, dalla quale le assicurazioni possono attingere informazioni sui parametri del veicolo e su dati come la velocità, l’accelerazione e le marce inserite durante la guida, fino a dieci secondi dopo l’eventuale sinistro. Permette quindi di risalire alle cause e alle modalità con cui avviene un incidente, e, in caso di furto, rende possibile la localizzazione immediata del mezzo.
Prima del decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti, l’installazione di questo dispositivo era a carico del guidatore, che doveva informare la propria compagnia assicurativa affinchè provvedesse a fissare un appuntamento con la società installatrice: il prezzo era di circa 80 euro, ma si poteva avere la scatola nera anche in comodato d’uso, pagando solo l’intervento di installazione e la manutenzione. Oggi invece è onere della compagnia assicurativa, che in questo modo ottiene la garanzia contro le frodi assicurative, mentre l’automobilista guadagna uno sconto di circa il 10% sull’RCA.
Dunque, da un lato, la scatola nera potrebbe essere la soluzione al problema dell’elevato costo delle polizze: calmierare i prezzi porrebbe fine all’enorme contenzioso giudiziario connesso alla RCA (circa 350 mila processi arretrati); inoltre ridurrebbe la piaga delle non-assicurazioni: il mancato rinnovo di una polizza scaduta non può essere rilevato dai sistemi, come invece accade quando la scatola non viene attivata o utilizzata. Un’altra lancia spezzata in suo favore è data dalla possibilità di personalizzare il proprio preventivo di assicurazione: in caso di guida virtuosa, la compagnia può decidere di ridurre il premio.
Dall’altro lato però, le stesse case produttrici dichiarano che le rilevazioni satellitari sono nulle quando il veicolo è spento, perciò se venisse urtato in un parcheggio, la scatola non rileverebbe alcun incidente. Per di più, il problema del furto non viene debellato del tutto: un ladro può sempre rendere inefficace il Gps. E infine, addio alla privacy, dato che questo dispositivo ha un controllo diretto sul comportamento dei guidatori: anche una piccola distrazione, fedelmente registrata dalla scatola nera, potrebbe incolparlo ed essere causa di ingenti danni economici per il suo portafoglio. Telematica vuol dire tracciamento, il tracciamento implica la trasparenza, non tutti quindi potrebbero volere il black box.
Manuela Caputo