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BMW X4 xDrive 20i – Il meglio di due mondi

 Impressioni di guida

Come avviene per l’X6, la nuova BMW BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi è uno Sport Activity Coupé in grado di coniugare la praticità dei SUV con il dinamismo tipico delle granturismo. Il frontale, invero un po’troppo elaborato, sfoggia i tipici doppi proiettori delle BMW, mentre la linea del tetto raggiunge il punto più alto sopra il pilota per poi scendere dolcemente fino al termine del cofano posteriore. In questo modo viene esaltato il linguaggio formale di un classico Coupé sportivo, cui si accompagnano le fiancate con passaruota “muscolosi” che rimandano allo stile dei SUV. Quanto agli interni, la posizione di guida ribassata di 20 mm, rispetto all’BMW BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi xDrive 20i: Il meglio di due mondi, accentua il carattere sportivo, mentre la poltrona centrale è un po’ stretta anche per le persone non esattamente oversize. Infine, lo schienale del divanetto frazionato nel rapporto 40:20:40 consente una più che buona versatilità.

 Un motore sorprendente

Abbiamo provato l’BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi xDrive20i, il cui propulsore è il 4 cilindri TwinPower Turbo due litri a iniezione diretta di benzina, erogante 184 CV da 5.000 a 6.250 giri/min. e 270 Nm da 1.200 a 4.500 giri/min.. Quanto basta ad assicurare lo scatto 0-100 km/h in 8”1/10 e a raggiungere la velocità massima di 212 km/h. Quest’ultima si deve anche all’ottimo coefficiente aerodinamico cx di 0,33. Non appena percorriamo i primi chilometri, ci rendiamo conto come il suddetto propulsore sia elastico, silenzioso e privo di qualunque ruvidità propria dei 4 cilindri. In sostanza sembra quasi di essere alle prese con un motore plurifrazionato di cubatura elevata, tanto da non rimpiangere i classici 6 cilindri in linea della Casa di Monaco. La spinta è uniforme e costante, non vi sono le impennate di coppia usuali su molte altre unità sovralimentate e “l’intesa” con il cambio è perfetta. Cambio che è l’onnipresente automatico ZF a 8 rapporti, con convertitore di coppia che si esclude non appena la vettura si mette in movimento, caratterizzato da passaggi di marcia morbidi e veloci. Rimanendo in argomento, pregevole è la funzionalità manuale attuabile tramite la leva centrale che va tirata per salire di rapporto e spinta per scalare.

 Su strada prevale la sportività

Nel bel mezzo delle curve ti accorgi che è “l’anima Coupé” a svettare, rendendo l’BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi maneggevole, rapido e preciso nel disegnare le traiettorie anche se persiste un minimo sottosterzo nella fase iniziale. Sottosterzo che poi lascia il campo alla neutralità di comportamento, favorita da un’interazione ideale fra la trazione integrale permanente xDrive e il DSC. In questo modo, complice pure la raffinata sospensione posteriore a 5 leve, l’BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi sembra “scavare” le traiettorie percorrendo le curve con estrema disinvoltura. In sintesi, l’BMW-X4-xDrive-20i-Il-meglio-di-due-mondi richiama molto il “fratello maggiore” X6 tanto nel comportamento su strada quanto nello stile. X6 che si presenta oggi nella seconda generazione; ma questa è un’altra storia che molto presto vi illustreremo.

Gianmarco Barzan
10/06/2014 – 16:40

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