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Chevrolet Corvette Stingray 6.2L Coupé: Il ritorno

 Impressioni di guida

 Che la nuova Chevrolet Corvette Stingray Coupé sia la migliore di sempre, te ne accorgi alla prima staccata del circuito. Con il piede destro ben puntato sul pedale centrale, noti che il lungo muso non fa un plissé e il beccheggio è un lontano ricordo, poi cominci la prima fase della curva e apprezzi l’ inserimento netto, preciso e privo di sottosterzo. La Corvette trova un saldo appoggio, il rollio è praticamente inesistente e grazie anche alla comunicabilità dello sterzo puoi decidere se terminare la curva “a bandiera”, gestendo una spettacolare derapata di potenza, oppure lasciando la vettura scorrere neutra a tutto vantaggio del tempo sul giro. Il tutto accompagnato dal nuovo motore LT1 V8 dalla curva di coppia semplicemente fantastica.

 “Impensierisce” le supercar europee

 Alla base del comportamento impeccabile della Chevrolet Corvette Stingray ci sono diversi fattori, il primo dei quali è rappresentato dal nuovo telaio in alluminio. Quest’ultimo, infatti, è più leggero di 45 kg ed è anche più rigido del 57% rispetto alla struttura della precedente Corvette. Analizzando i dettagli, il telaio in alluminio dell’ultima nata tra le supercar Chevrolet è costituito da barre composte da cinque specifici segmenti, con estremità in alluminio estruso, una sezione centrale principale e sezioni nodulari cave nei punti di connessione con le sospensioni. Lo spessore di ciascun segmento varia da 2 a 11 mm ed è stato calibrato, insieme alla forma, dal software di simulazione per ottimizzare la resistenza di ogni sezione del telaio, mantenendo il peso al minimo. In sintesi, gli elementi leggeri della Stingray contribuiscono al raggiungimento di un equilibrio ideale delle masse, ossia pari a 50/50 sui due assali. Inoltre, grazie ai 466 CV del motore associati a un peso a vuoto di appena 1.539 kg, la nuova Corvette ha un rapporto peso/potenza migliore della Porsche 911 Carrera e della Audi R8.

 Un V8 di riferimento

 Il nuovo motore Small Block LT1 6.2L V8 eroga 466 CV di potenza massima, nonché un picco di coppia pari a 630 Nm. Inoltre, è ancora più importante sottolineare come tale unità generi 67,8 Nm in più ai bassi regimi, rispetto al precedente propulsore 6.2L, raggiungendo il motore LS7 7.0L della Corvette Z06 del 2013 da 1.000 a 4.000 giri/min.. Le prestazioni di questo nuovo propulsore derivano da diverse tecnologie avanzate come l’iniezione diretta, la gestione attiva del carburante AFM che esclude una bancata ai bassi regimi e la fasatura valvole a variazione continua. Quanto alle performance, la Corvette Stingray accelera da 0 a 100 km/h in 4”2/10 e sfiora i 300 km/h di velocità massima.

 “Adrenalina a fiumi”

 E’ sufficiente avviare il motore e ritrovare il rombo inconfondibile del V8 di scuola americana, affinché le emozioni forti abbiano inizio. Poi tieni abbassato il pedale della frizione, piuttosto pesante da azionare a onor del vero, e inserisci la prima delle sette marce del nuovo cambio manuale. Già, proprio così, manuale, ovvero un sistema ormai più unico che raro anche su supercar sportive del genere per la gioia di chi non si accontenta di paddle, sistemi robotizzati, dual clutch e compagnia bella. Bastano pochi metri per accorgerti che quel cambio è semplicemente fantastico, ha innesti brevi, secchi, precisi e se proprio vuoi si incarica di eseguire automaticamente la doppietta al posto tuo. Quanto al motore, anche con una bancata esclusa vi è una “valanga di coppia”, ma quando tutti gli otto cilindri vengono chiamati a raccolta la spinta diviene impressionante anche per quanti sono avvezzi a 600 e più CV.

 Tenuta di strada molto elevata

 La Chevrolet Corvette Stingray raggiunge un accelerazione laterale in curva superiore a 1g, dato eloquente circa la tenuta di strada elevatissima di cui è capace. Il merito è da ascrivere alla perfetta sinergia tra parecchi elementi, dalla trazione posteriore alle sospensioni a quadrilateri deformabili, dal Magnetic Ride Control al differenziale autobloccante elettronico, senza dimenticare la distribuzione 50/50 tra i due assali e il telaio in alluminio. In altre parole, la Stingray ha un comportamento perfettamente comparabile con le sue competitor che rispondono ai nomi di Ferrari, Lamborghini, Porsche e Nissan GT-R. Il tutto a un prezzo notevolmente inferiore, perché il listino parte da 71.565 € contro, a titolo d’esempio, i 93.713 € occorrenti per l’acquisto della Porsche Carrera Coupé 3.4. In estrema sintesi, oltre a essere straordinariamente emozionante, la nuova Chevrolet Corvette Stingray è anche conveniente. E per la prima volta nella sua storia è completamente allineata alle sue migliori concorrenti, talvolta superandole perfino nel caso del rapporto peso/potenza.

Gianmarco Barzan
09/06/2014 – 14:40

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