IL MONDO DEL CALCIO É SEMPRE PIÙ «DONNA»
AL MONDIALE IN BRASILE IL 52% DEL PUBBLICO ITALIANO É DI SESSO FEMMINILE
Sono molte le donne italiane appassionate di calcio e molte hanno già programmato un viaggio in Brasile proprio per assistere al Mondiale 2014.
A poche ore dal fischio di inizio della prima partita dell’Italia, un inchiesta del portale CougarItalia.com fornisce anche un profilo della donna-tipo che vedremo sugli spalti brasiliani e mette in evidenza come più della metà del pubblico italiano presente in Brasile è donna. Una tendenza già affermata in Europa dove il calcio negli ultimi anni si è tinto di rosa: stadi pieni per vedere le partite dei maschi, ma anche centinaia di migliaia di giocatrici che fanno del calcio il primo sport a squadre femminile del Vecchio Continente. A livello europeo, infatti, si è passati dalle 239 mila calciatrici del 1985 all’attuale cifra record di 1,3 milioni di giocatrici.
I dati esaminati mettono in evidenza che la Germania si classifica al primo posto con 250 mila calciatrici, seguita dalla Norvegia con 110 mila e dalla Svezia che ne ha 89.980. Poi ancora seguono l’Inghilterra con 89.640, l’Olanda con 81.993, la Danimarca con 77.889, la Turchia con 63.513 e la Francia con 58.350. L’Italia, in questa graduatoria, si colloca al tredicesimo posto con 22.743 calciatrici, un numero simile a quello della Spagna che ne ha 21.609. Ma la crescita anche nel nostro Paese è stata notevole, considerando che nel 1996 le giocatrici erano appena 9 mila. Basta considerare che nel 1974 su 12 milioni di italiani che avevano assistito ad una partita di calcio solo 2 milioni, meno del 17%, erano donne e per lo più giovanissime.
Oggi invece la situazione si è ribaltata e si parla infatti di un pubblico italiano ai Mondiali 2014 composto per lo più da donne (52%), per lo più quarantenni. Il futuro del calcio italiano, dunque, è rosa. Un fenomeno al quale hanno contribuito proprio le donne, donne intorno ai 40 anni, determinate, consapevoli di ciò che vogliono all’interno di una relazione, economicamente indipendenti e affermate nella loro professione ma anche attente alla cura del proprio aspetto fisico e ai divertimenti.
Caratteristiche simili a quelle delle giocatrici di calcio.