MACAN: LA PORSCHE CHE MANCAVA
Le prove di Gianni Montani
LA STORIA A dodici anni di distanza dalla presentazione della Cayenne, il fuoristrada del lusso per eccellenza, la Porsche ha messo in produzione la Macan (in indonesiano significa tigre). Si tratta di un modello alternativo e non di un ampliamento di gamma verso il basso come qualcuno può pensare, che non perde nulla dell’esclusività del marchio, proponendo alla clientela le emozioni e la tecnologia delle gran turismo Porsche, pur in una forma meno esasperata. Infatti la Macan, alta soltanto 1,624 metri, offre un’immagine dinamica e a mezza strada fra un classico Sport Utility Vehicle e un coupé, in una dimensione ideale sia per chi privilegia la guida sportiva sia per chi vuol disporre di un ampio spazio a bordo per le gite con la famiglia, oppure per soddisfare le esigenze imposte da una attività sportiva (golfisti, sciatori, cacciatori a esempio).
LO STILE Sviluppata sulla base della “cugina” Audi Q5 di cui ha utilizzato il pianale e le sospensioni con gli adeguamenti del caso, la Macan è 17 centimetri più corta e due centimetri meno larga della Cayenne, ma sul piano dell’estetica ha rispettato lo stesso DNA di famiglia, grazie al profilo dinamico e al lunotto posteriore fortemente inclinato sormontato da un lungo spoiler verniciato in nero. La parte maggiormente caratterizzante della Macan è l’anteriore, dominata dal frontale aggressivo ed espressivo nello steso tempo che, nella versione Turbo, diventa ancora più dinamico, dominato come è dalle ampie prese d’aria tipiche Porsche. Tra gli opzionali vi è anche il proiettore Bi-Xenon con tecnologia Porsche Dynamic Light System che, in curva, orienta il proiettore principale in funzione dell’angolo di sterzata e della velocità della vettura.
L’ABITABILITA’ L’abitacolo è tipicamente Porsche, nel quale la cura realizzativa è di categoria Premium, in quanto l’eleganza va di pari passo con la sportività, mentre i materiali sono di alta qualità, accompagnati da dispositivi tecnologici fra i più avanzati. Lo spazio riservato agli occupanti è ottimo per i posti anteriori, mentre diventa un po’ più limitato per chi siede dietro sia per quanto riguarda la possibilità di allungare le gambe, sia per le limitazioni imposte in altezza dal tetto con il suo andamento a coupé. Il vano bagagli, grazie anche allo schienale dei posti dietro ribaltabile, dispone di un ampio e molto regolare piano di carico ed è accessibile attraverso un portellone motorizzato. Sulla plancia emerge il blocco strumenti con il contagiri esattamente posto sull’asse degli occhi del guidatore.
LA MOTORIZZAZIONE La Macan S Diesel è equipaggiata con un motore a sei cilindri a V turbodiesel che rivendica un consumo medio di 6,3 litri/100 km. Il cambio Porsche PDK a doppia frizione a sette marce agisce in concerto con la trasmissione integrale dotata di un differenziale centrale multidisco. Le sospensioni possono essere classiche o pneumatiche.
LA STRADA La prova si è svolta sulle strade intorno a Lipsia, ma anche su una pista ad alta velocità e una da fuoristrada ricavata in un terreno acquistato dalla Casa di Stoccarda, in passato di proprietà dell’Armata rossa. La prova ha coinvolto tutte e tre le versioni della Macan, ma la più coinvolgente si è rivelata quella con la Macan a gasolio. La sua generosa copia di 580 Nm, sempre disponibile, ha reso eccezionale la guida, tanto più che nell’abitacolo il silenzio è impressionante. L’eccezionalità della Macan si è manifestata comunque nel fuoristrada duro e puro; un tocco al pulsante dell’”Off Road Porsche” che modifica diversi parametri e ci si rende conto del motivo per cui la Porsche abbia trionfato nel micidiale rally Parigi – Dakar.
LA TECNICA
– motore: turbodiesel V6, raffreddato ad acqua, 4 alberi a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione diretta diesel connon rail, 2967 c, 258 CV a 4000/4250 giri/minuto, 580 Nm a 1750/2500 gri/minuto
– emissioni CO2: 159 g/km
– classe ambientale: Euro 6
– trazione: integrale permanente
– cambio: a sette marce doppia frizione Porsche
– sospensioni: anteriori bracci trasversali in alluminio, posteriori bracci trapezoidali in alluminio
– freni: a disco con ventilazione interna
– peso: 1880 kg
– misure: lunghezza 4,681 m, larghezza 1,923 m, altezza 1,624 m; passo 2,807 m
– vano bagagli: 500/1500 litri
– velocità massima: 230 km/h
– accelerazione 0 – 100 km/h: 6”3/10
– consumo combinato: 6,3 l/100 km
– prezzo: 83.500 euro
Gianni Montani
Redazione MOTORAGE
27/06/2014 – 16:33