Audi S1 Sportback: All’avanguardia del divertimento
Impressioni di guida
Motore 2.0 TFSI con turbocompressore, 231 CV di potenza massima, 0-100 km/h in 5”9/10 e trazione integrale permanente quattro rappresentano i dati fondamentali della Audi S1 Sportback. Versione che si colloca al top della gamma A1 e, nonostante le performance in gioco, fa segnare un consumo medio di 7,1 litri per 100 km (corrispondenti a 166 g/km).
“Sguardo magnetico”
Il frontale della Audi S1 Sportback è caratterizzato da una forte aggressività, cui contribuiscono pure i fari xenon plus e le luci diurne a LED. Inoltre, aspetti come i paraurti e i sottoporta sono specifici, al pari dell’impianto di scarico che sfoggia quattro bei terminali cromati. Inoltre, non manca lo spoiler posteriore sul tetto che lavora in perfetta sinergia con l’estrattore d’aria. Riguardo gli interni, la S1 si distingue per le tonalità scure, poiché domina il nero e il grigio. Quest’ultimo riguarda, come da tradizione delle Audi S, le scale degli strumenti, mentre da parte sua la pedaliera è in acciaio spazzolato. Infine, in alternativa ai sedili sportivi di serie sono disponibili quelli sportivi S con poggiatesta integrati (presenti sull’esemplare oggetto del nostro test).
Trazione integrale permanente quattro
Come avviene per tutte le Audi S, anche la S1 Sportback adotta la trazione integrale permanente quattro, una vera e propria bandiera per la Casa di Ingolstadt. “Cuore” del sistema è la frizione idraulica a lamelle situata posteriormente, con software di regolazione calibrato in modo decisamente dinamico. Riguardo il cambio, la vettura è proposta esclusivamente con un (gradevolissimo) sistema manuale a 6 rapporti. Completa l’opera il bloccaggio trasversale elettronico con torque vectoring, ovvero una funzione dell’ESC che collabora appieno con la trazione integrale. E a proposito dell’ESC, esso si può disattivare completamente.
Un telaio completamente rinnovato
Rispetto alla normale Audi A1, la S1 Sportback vanta un telaio interamente rielaborato. Analizzando i dettagli, il servosterzo elettromeccanico è stato sviluppato completamente ex novo, mentre i supporti oscillanti modificati dell’avantreno aumentano l’immediatezza in fase di sterzata. Al retrotreno il classico ponte torcente della A1 ha lasciato spazio a un ben più raffinato layout a quattro bracci, che non solo recupera ottimamente il camber in pieno appoggio, ma si è reso indispensabile per collocare i componenti della trazione integrale. Per quanto concerne i freni, figurano quattro dischi di cui gli anteriori misurano la bellezza di 310 mm, mentre a richiesta sono disponibili le pinze rosse con logo S1.
“E’ aggrappata all’asfalto”
E’ praticamente impossibile trovare un’altra compatta così appagante da guidare come la S1 Sportback. Innanzitutto il motore mostra una spinta costante lungo tutto l’arco dei giri, senza peraltro disdegnare una certa “cattiveria” all’approssimarsi della potenza massima. In sostanza, un propulsore adatto al tragitto casa ufficio di tutti i giorni, ma anche capace di “dire la sua” nella guida al limite in pista mostrando prestazioni comparabili con le unità tre litri aspirate. Il tutto accompagnato dal cambio manuale veloce, preciso e che non fa assolutamente rimpiangere i sistemi a doppia frizione specialmente in circuito. Circuito dove la S1 ti sorprende favorevolmente, sia quando inserisci di prepotenza la vettura nelle curve sia quando miri alla corda anticipando l’accelerazione senza tanti complimenti. In entrambi i casi noti un’aderenza semplicemente spettacolare (che permane lungo tutta la curva), con la trazione quattro che lavora egregiamente e quel fantastico retrotreno a quattro bracci che “sembra scavare le traiettorie” per quant’è preciso, influenzando positivamente anche il comportamento dell’avantreno. Difetti? “Beh, noi semplicemente non ne abbiamo riscontrati”.
Gian Marco Barzan