Invece i comuni non vogliono saperne di comunicare come vengono reimpiegati i fondi provenienti dalle multe. Secondo l’Art.208 del Codice stradale:
– l’80% dei ricavi è destinato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il finanziamento del Piano nazionale di sicurezza stradale; per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza della circolazione e dei veicoli; per iniziative e attività di promozione della sicurezza sulle strade
– il 12,5% va ai Comuni per interventi di ristrutturazione, ammodernamento, messa a norma e di manutenzione della segnaletica stradale. Inoltre tale percentuale viene utilizzata per le attività di controllo, anche attraverso l’acquisto di automezzi e attrezzature dei corpi di polizia provinciale e municipale
– il 7,5% è assegnato al Ministero dell’Istruzione per favorire l’impegno delle scuole nell’insegnamento dell’educazione stradale.
Il Nuovo Codice della strada è in elaborazione, sarebbe quindi opportuno mettere in agenda la semplificazione dell’articolo 208, per restringere il numero delle variabili su cui si distribuisce il ricavato delle multe. Inoltre si dovrebbe lavorare sulla trasparenza, procedendo a stilare un documento – facilmente reperibile e consultabile anche per i cittadini – che riporti l’effettivo utilizzo di questi fondi.
Manuela Caputo