Per quanto concerne l’accelerazione 0-100 km/h la Vanquish stacca il tempo di 3”8/10, mentre la Rapide S fa segnare 4”4/10 (un valore alla portata di ben poche altre ammiraglie). La velocità massima è invece ben superiore ai 300 km/h, raggiungibile solamente in alcuni circuiti e nei (sempre più rari) tratti di autostrade tedesche liberi da limiti. Tali prestazioni si devono al potenziamento del propulsore Aston Martin V12, che raggiunge quota 576 CV sulla Vanquish e 560 CV per la Rapide S. La maggiore “cavalleria” è da ascrivere principalmente a un nuovo sistema di scarico, in grado di diminuire la contropressione generata dai catalizzatori.
Tornando a trattare del cambio, l’automatico Touchtronic III è capace di variare rapporto in appena 130 millisecondi. Inoltre, per la prima volta su questi modelli si possono effettuare scalate multiple tenendo tirato il paddle sinistro, a tutto vantaggio della praticità. Riguardo la disposizione Transaxle, essa contribuisce all’ideale distribuzione dei pesi sui due assali, a pieno beneficio di fattori come tenuta di strada e maneggevolezza. Infine, l’albero di trasmissione è stato completamente ridefinito apportando guadagni in termini di silenziosità.
Sia la Vaquish che la Rapide hanno una linea elegante, drammatica e fortemente evocativa delle alte prestazioni in gioco. In particolare la Vanquish Volante, ovvero la versione convertibile, ha un fascino irresistibile e rappresenta uno dei pochissimi esempi di spider al mondo con motore V12. Modificare radicalmente tali capolavori stilistici sarebbe stato fuori luogo, ragion per cui all’Aston Martin si sono limitati a interventi di dettaglio come l’introduzione di nuovi cerchi in lega leggera, nonché inediti colori inerenti la carrozzeria. A quest’ultimo proposito, tra le nuove tinte spicca il Diavolo Red, ovvero lo stesso dell’Aston Martin V12 Zagato a edizione limitatissima. Un colore che non dispiacerebbe “a un certo James Bond”…
Gian Marco Barzan
Photogallery