Bravo e Delta “vanno in pensione”, al momento senza eredi
Nelle scorse settimane è terminata la produzione di Fiat Bravo e Lancia Delta, presso lo stabilimento di Cassino. Conseguentemente, in tale sito rimane la realizzazione della sola Alfa Romeo Giulietta, ma secondo indiscrezioni si starebbe (il condizionale è doveroso) predisponendo la nuova piattaforma delle vetture Alfa a trazione posteriore. Resta il fatto che l’uscita di produzione di questi modelli del Segmento C ha tutta l’aria di un “prepensionamento” e induce ad alcune riflessioni.
Arriverà una nuova vettura dalla Turchia?
Riguardo la Bravo essa appartiene all’albero genealogico delle berline Fiat, inaugurato con la storica 128 del 1969. Auto, quest’ultima, talmente riuscita da essere stata presa come esempio dalla Volkswagen negli Anni 70 per la realizzazione della Golf. Da parte sua la Ritmo del 1978, erede della 128, replicò il successo della progenitrice e in parte a sua volta lo fece anche la Tipo. Discorso diverso, invece per Brava, Stilo e l’attuale Bravo che, pur ottenendo un buon indice di gradimento, non riusciranno a contrastare a livello europeo lo strapotere della Golf. Proprio per queste ragioni sino a pochi mesi fa era previsto l’abbandono del Segmento C da parte del brand Fiat, ma a quanto pare ci sarebbe un ripensamento (uno dei tanti in questi ultimi anni). In sostanza si prevede un’inedita Bravo per il 2015, sviluppata sul pianale della 500L, la cui produzione però avverrebbe in Turchia presso la fabbrica di Bursa della Tofas. Inutile dire che questo trasferimento all’estero, l’ennesimo da parte di FCA, lascerebbe “l’amaro in bocca”. Al riguardo, infatti, riteniamo che sia necessaria la produzione di modelli dai grandi numeri nel nostro Paese e, quindi non “limitarsi” alle vetture di prestigio come le prossime Alfa Romeo e le Maserati.
In Italia non si producono più Lancia
Per quanto concerne la Delta, con il suo abbandono la Lancia non produce più vetture nella nostra nazione in quanto la Ypsilon viene realizzata in Polonia, mentre le varie Thema, Voyager e Flavia provengono da oltreoceano. Inoltre, a quanto pare anche queste Lancia americane, nulla più che rebadge di auto Chrysler, starebbero lasciando la scena. Come abbiamo anticipato più volte, infatti, l’ex Casa di Chivasso rimarrà confinata alla sola Italia a livello commerciale e unicamente riguardo la Ypsilon. Concludendo, considerando che anche l’erede della Punto potrebbe essere rimpiazzata da una “mega” 500 prodotta all’estero, la realizzazione in Italia di vetture “per tutte le tasche o quasi” del Gruppo italo americano verrebbe limitata alle sole Panda, 500X e Jeep Renegade.
Gian Marco Barzan