MotorAge New Generation

California T: una Ferrari diversa dalle altre

ferrari-california-tLA STORIA – Il nome California è legato a una delle automobili più belle della storia della Ferrari, che ha rappresentato nel 2008, quando è stata presentata, una rivoluzione in quanto la vettura era disponibile soltanto in versione convertibile con capote rigida ripiegabile. Una cosa mai vista insomma almeno alla Ferrari. Così come quella che riguarda il motore che era in posizione anteriore. Mai nella storia della Casa del Cavallino Rampante infatti, una Ferrari aveva montato un motore a 8 cilindri a V lì davanti. Per il resto telaio e carrozzeria erano realizzati in alluminio come tutti gli altri modelli di quegli anni. Il propulsore derivava da quello della 430, ossia era un V8 di 4296 cc con 460 CV di potenza e consentiva di raggiungere la velocità di 100 km/h con partenza da fermo nel tempo di 4 secondi. Per la prima volta la Ferrari non dichiarava la velocità massima (che comunque era di 310 km/h), ma solo le emissioni di CO2 (310 grammi al chilometro). Costava 179.352 euro.

LO STILE – La seconda generazione della California, contraddistinta dalla lettera T (turbo) è stata completamente riprogettata a cominciare dalla carrozzeria che sembra, al primo colpo d’occhio, uguale e sempre contemporaneamente spider e coupé, mentre è stata completamente ridisegnata con riferimenti a mitiche Ferrari del passato, come i pontoni laterali che si ispirano a quelli della Ferrari 250 Testa Rossa. Anteriormente la mascherina ha assunto nuove dimensioni diventando ancora più importante, come del resto le prese d’aria per gli intercooler dei due turbo. Nel cofano sono stati ricavati i nuovi sfoghi per l’aria, mentre nella parte posteriore, piacevolmente rimodellata, compaiono gli scarichi affiancati e l’estrattore d’aria a tre derive, distaccandosi così con decisione dalla progenitrice.

L’ABITACOLO – Riprogettazione completa anche per l’abitacolo in base alla formula “2+”, che indica due comode poltre anteriori e due poltroncine di fortuna posteriormente da utilizzare per trasferimenti limitati. Lo spazio per i bagagli con il tettuccio in posizione è di 340 litri, ma si riduce notevolmente viaggiando a cielo aperto. Molto bella la plancia strumenti che ora sfoggia al centro un display touch-screen da 6,5 pollici e uno strumento digitale definito Turbo Performance Engineer che indica in tempo reale se si sta usando in modo ottimale la potenza delle turbine in relazione alle prestazioni e ai consumi. Davanti al pilota vi sono due strumenti di “vecchia generazione”: il contagiri di vistose dimensioni e il più piccolo tachimetro. Tutto il resto: indicatori di direzione, devio luci, tergicristallo sono stati spostati sul volante., compreso il “manettino”.

LA MOTORIZZAZIONE – Un solo motore a disposizione che, secondo la legge del downsizing che al giorno d’oggi va tanto di moda, è stata ridotta rispetto alla precedente generazione della California da 4,3 litri a 3.8 litri, ma che non ha impedito un aumento della potenza di 70 cavalli e della coppia del 49 per cento, merito del lavoro delle due turbine e allo sviluppo di un software che sovraintende all’andamento della curva di coppia in base al numero di giri del motore. Le altre novità tecnologiche sono rappresentate dalle sospensioni Magneride in grado di rispondere in tempi ancora più rapidi evitando beccheggio e rollio, dall’impianto frenante carboceramico Brembo e dallo sterzo ancora più diretto.

LA STRADA – Abbandonata la pista di Fiorano dove normalmente si svolgono le prove dei giornalisti in occasione dei nuovi modelli, la Ferrari ha scelto la strada Siena – Grosseto e le strade limitrofe per il test della California T a dimostrazione che questa splendida automobile non è una vettura per le furiose cavalcate di cui le Ferrari sono accreditate, ma una tranquilla gran turismo da usare tutti i giorni nel traffico della città o nei trasferimenti autostradali. A bordo quindi niente tensione, ness              una ansia per controllare con acume questo o quest’altro dispositivo tecnologico, ma un facile controllo volante – pedali favorito da uno splendido cambio automatico che fa dimenticare le palette al volante e dalla posizione comfort del manettino. In sedici secondi il tetto compare o scompare, ma purtroppo anche nella “T” come nella California di prima generazione è necessario fermarsi per compiere l’operazione. Anche in una Ferrari tutto non si può avere.

Gianni Montani

LA TECNICA
• motore: 8 cilindri a V di 90°, biturbo a iniezione diretta di benzina, 3855 cc, 560 CV a 7500 giri/minuto, 755 Nm a 4750 giri/minuto
• classe ambientale: Euro 6
• trazione: ruote posteriori
• cambio: robotizzato 7 marce
• freni: anteriori e posteriori a disco autoventilanti
• capacità serbatoio carburante:: 78 litri
• capacità vano bagagli: 340 litri
• misure: lunghezza 4,570 m, larghezza 1,910 m, altezza 1,322 m; passo 2,670 m
• peso in ordine di marcia: 1730 kg
• accelerazione 0 – 100 km/h: 3”6/10
• velocità massima: 316 km/h
• consumo medio: 10,5 l/100 km
• prezzo: 189.700 euro

Photogallery

ferrari-california-t
Exit mobile version