Stando a quanto riferisce l’agenzia stampa ufficiale “Cina nuova” il costruttore tedesco Daimler Benz proprietario del marchio Mercedes, è stato riconosciuto colpevole di manipolazione dei prezzi dei pezzi di ricambio abusando della sua posizione dominante.
Secondo le accuse delle autorità del Jingsu i prezzi richiesti per i pezzi di ricambio delle auto Mercedes superano nel loro assieme di dodici volte i prezzi del veicolo. “La questione Benz” ha dichiarato Zhou Gao capo dell’ufficio antimonopolio di Jiangu “è il caso tipico del controllo verticale dei prezzi”. Che però non ha voluto precisare la portata dell’ammenda. Si tratta di un duro colpo per il costruttore tedesco, in quanto il mercato cinese è uno dei più profittevoli (1.4 miliardi di euro, pari al 30% del profitto globale). Infatti la tassa d’importazione del 100% sui veicoli di lusso non impressiona affatto i ricchi automobilisti cinesi che privilegiano nei loro acquisti le berline tedesche e in particolare per le Mercedes, anche se una Mercedes S 400 Hybrid proposta a 75.000 euro in Germania, in Cina viene venduta a 182.000 euro.