Dimentichiamo il limite di alcool consentito di mezzo grammo per litro di sangue, è infatti previsto il divieto assoluto di bere, se ci si mette alla guida, per tutto il corso dei primi tre anni di patente.
Per quanto riguarda la velocità, i novelli patentati dovranno circolare ad un massimo di 100 km\h (anziché 130 km\h) sulle autostrade, e 90 km\h (invece di 110 km\h) sulle strade extraurbane principali, ossia le statali. Se inoltre commettessero qualche infrazione, subirebbero una decurtazione del punteggio doppia rispetto a quanto previsto dal codice stradale.
Tuttavia è il limite sulla potenza dell’auto a creare più disagi e lamentele da parte dei neo-automobilisti, poiché presenta un doppio vincolo: il veicolo non deve avere una potenza massima di 70 kW\t, pari a 95 cavalli, e non può superare il rapporto peso\potenza di 55kW\t, equivalenti a 75 cavalli. I mezzi immatricolati dopo il mese di ottobre 2007 riportano i valori dei veicoli sulla carta di circolazione, in cui è possibile leggere il dato preciso del rapporto peso\potenza, senza doversi perdere in calcoli.
Nonostante queste precisazioni, il nuovo codice della strada non risulta affatto semplificato, anzi: introdurre limitazioni per poi affiancarle a delle eccezioni che non ne tengono conto, complica solo il disegno di legge e la sua futura applicabilità. In più impone di soppesare l’opzione di una nuova macchina: alcune famiglie si vedrebbero costrette a comprare un’auto nuova che rispetti i limiti di potenza imposti dalla legge, appositamente per permettere al neopatentato di guidare da solo; oppure a non far guidare, se non accompagnato, il neopatentato per il primo anno dal conseguimento della patente. E sappiamo che non applicare né la teoria né la pratica appena apprese per un così lungo periodo di tempo, non giova per niente ai futuri automobilisti.
Manuela Caputo