Zagato e Aston Martin rinnovano ancora una volta una lunga collaborazione nata nel lontano 1960 e al Concorso d’eleganza Chantilly Arts & Elegance presentano la Virage Shooting Brake, un esemplare unico commissionato da un cliente europeo.
E’ un’auto dai numerosi significati. E’, innanzitutto, la seconda world premiere di Zagato del 2014, anno in cui si festeggia il 95esimo anniversario. Al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2014 era infatti stata presentata la Lamborghini 5-95. In secondo luogo essa rappresenta una proposta per un design speciale destinato a una Aston Martin alto-di-gamma. Ma è anche la sintesi di un omaggio alla tradizione italiana e britannica sul tema della carrozzeria Shooting Brake e, infine, il terzo modello della trilogia nata nel 2013 durante i festeggiamenti per i100 anni Aston Martin. Il 21 luglio a Londra il carrozziere milanese ha presentato la DBS Coupé Centennial e la DB9 Spider Centennial. La versione Shooting Brake su una moderna meccanica Aston Martin è, dunque, il terzo e più naturale passo nel percorso di realizzazione di carrozzerie speciali ispirate alle creazioni più significative della storia dell’automobile.
La Virage Shooting Brake Zagato è basata sulla meccanica ad alte prestazioni di una tipica coupé del marchio di Gaydon con caratteristiche di Gran Turismo: sofisticata (motore 12 cilindri a V di 6 litri, 470 Cv, trazione posteriore, cambio semiautomatico a 6 marce), potente, veloce ma confortevole e rifinita come una prestigiosa ammiraglia.
La carrozzeria Shooting Brake, tecnicamente, ha avuto numerosi significati nella storia dell’automobile ma, comunemente, dagli Anni 60 identifica una Gran Turismo con un bagagliaio molto ampio per trasportare oggetti ingombranti. Questo concetto, diffuso soprattutto in Inghilterra, dava la possibilità di praticare attività come la caccia o il golf godendo di ampio spazio posteriore ma anche di prestazioni elevate per la guida sportiva.
Zagato, tradizionalmente legato a una filosofia costruttiva ben precisa fin dagli esordi dell’azienda (carrozzerie spider o coupé con 2 porte e 2 posti di ispirazione aeronautica, concepite secondo i temi stilistici della scuola di design milanese, orientata al funzionalismo) ha voluto reinterpretare le forme di carrozzeria di un’Aston Martin Virage creando una forma Shooting Brake che fosse coerente con la filosofia stilistica di entrambi i marchi.
Altri noti marchi di carrozzeria italiani, in passato, hanno interpretato il concetto della vettura Shooting Brake: Chrysler Plainsman Two-door Station Wagon di Ghia (1956), la Mercedes 230 SLX Shooting Brake di Frua (1964), la Ferrari 330 GTC 2+2 di Vignale (1965), la Lamborghini Flying Star di Touring (1966), la Fiat 130 Maremma di Pininfarina (1974), l’Aston Martin Jet 2 di Bertone (2004). Anche Zagato ha creato una carrozzeria speciale, su meccanica Mercedes: la S600 V12 Shooting Brake (1995).
L’Aston Martin Virage Shooting Brake è l’ultima di una numerosa serie di modelli speciali prodotti in collaborazione con la Casa di Gaydon secondo un lungo e ininterrotto rapporto di collaborazione che dura da oltre 50 anni: la DB4 GTZ del 1960, la V8 Vantage e Vantage Volante prodotte, rispettivamente, nel 1986 e ’87; la DB7 V12 del 2002 e la sua corrispondente versione roadster, la DB-AR1 del 2003, la Vanquish Roadster del 2004 e la V12 Zagato del 2012.