Dal punto di vista stilistico la Audi S8 ha una linea elegante e talmente understatement da passare inosservata. In altre parole è facile scambiarla per una “normale” A8, se non addirittura confonderla con la A6, ma ciononostante ha una sua personalità specialmente riguardo le fiancate e il frontale dai fari aggressivi. La Maserati Quattroporte “risponde a tono” con la sua linea di bellezza drammatica e sensuale, nonché particolari unici come le tre feritoie laterali e i finestrini privi di cornice. Elementi, questi, che rimandano alla tradizione delle granturismo nate sotto il segno del Tridente. In sintesi, potete star certi che parcheggiando la Quattroporte affianco alla S8 tutti gli sguardi d’ammirazione saranno per la berlina del Tridente.
La clientela di queste berline di altissimo prestigio esige, notoriamente, il massimo in termini qualitativi. La S8 dal canto suo mostra un perfetto allineamento tra le parti riguardo la carrozzeria, nonché la verniciatura ben stesa e priva dell’antiestetico fenomeno “a buccia d’arancia”. Riguardo gli interni, oltre agli immancabili materiali pregiati come la raffinata pelle profusa a piene mani, si riscontra un livello d’assemblaggio eccellente. Passando a trattare della Quattroporte, tanto gli esterni quanto gli interni sono perfettamente comparabili con quelli della rivale con buona pace di quanti ritengono le vetture Made in Germany migliori a prescindere. Inoltre, l’abitacolo della Maserati è più “caldo” e personale rispetto alla Audi, tuttavia non possiamo esimerci dal sottolineare come la rotella di azionamento fari, il pulsante Start/Stop del motore e le levette degli alzacristalli siano gli stessi della produzione Chrysler e Jeep. Detto molto francamente si tratta di una nota stonata, alla quale gli addetti ai lavori Maserati dovrebbero porre rimedio.
Certe volte la potenza superiore non è tutto. Prendiamo come esempio il 4.0 TFSI V8 della Audi che ha sì 520 CV, 650 Nm di coppia, quel fantastico sistema “cylinder on demand” che esclude una bancata ai bassi regimi e parecchi altri pregi, ma non assicura le stesse emozioni del V6 3.0 Twin Turbo da 410 CV e 550 Nm. Un propulsore quest’ultimo velocissimo nel salire e nello scendere di giri, contraddistinto da un rombo che “tuona come il carro di Giove” e frutto di quell’esperienza della Motor Valley italiana per eccellenza. Al riguardo, infatti, il motore della Quattroporte non ha la minima parentela con il V6 Chrysler Pentastar, ma è stato progettato dalla Maserati Powertrain in collaborazione con Ferrari Powertrain che ne cura anche l’assemblaggio a Maranello. E tutti questi fattori, ve lo assicuriamo, sono ben percepibili ad ogni metro percorso a bordo di questa splendida vettura.
Al volante della Audi S8 il guidatore sportivo può togliersi parecchie soddisfazioni, apprezzando la progressione vigorosa e costante del motore, le veloci cambiate dell’automatico Tiptronic a 8 rapporti e l’assetto tendenzialmente neutro. Assetto avvantaggiato sia dal raffinato layout sospensivo a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink a quattro leve posteriormente, sia dalle sospensioni pneumatiche di serie. Senza dimenticare, inoltre, la proverbiale trazione integrale quattro che assicura massima aderenza ma, nonostante la preponderanza di coppia al retrotreno, lascia spazio a un po’ di sottosterzo nella guida al limite. Quanto allo sterzo, il comando è preciso e abbastanza diretto ma la servoassistenza elettromeccanica non assicura il massimo feedback.
Gian Marco Barzan
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