I motori Ferrari del futuro
In una recente intervista ad Automotive News, il Direttore del Powertrain Ferrari Vittorio Dini ha affermato che tutti i prossimi motori V8 del Cavallino Rampante saranno sovralimentati con il turbo.
Il primo esempio in tal senso è rappresentato già attualmente dalla Ferrari California T, il cui propulsore V8 3.8 con due turbocompressori eroga 560 CV, contro i 490 della precedente unità aspirata, e vanta un eccezionale spiegamento di coppia lungo tutto l’arco dei giri. Inoltre, come da noi sottolineato più volte, il sound risulta ancor più accattivante rispetto al “vecchio” motore atmosferico nonostante la presenza della sovralimentazione. Sistema, questo, che notoriamente funge da silenziatore.
Un debutto importante a Ginevra
La seconda Ferrari dopo la California a impiegare il turbo sarà la 458 T (il nome è una nostra ipotesi) che potrebbe essere presentata già al prossimo Salone di Ginevra. Tale modello impiegherebbe, il condizionale è doveroso, un V8 da 3.8 litri con due turbocompressori erogante all’incirca 640- 650 CV, in luogo dei 570 sviluppati dall’attuale V8 4.5 litri aspirato. Anche in questo caso il sound sarà particolarmente curato, mentre sulla falsariga della California T il ritardo di sovralimentazione si preannuncia praticamente inesistente. Ovviamente anche la presumibile 458 T utilizzerà l’albero motore piatto, secondo la celebre tradizione dei V8 Ferrari. Soluzione che, oltre a permettere rapide salite di giri, è foriera di un rombo inconfondibile.
Il V12 rimarrà aspirato
Dal canto suo il celebre motore V12 Ferrari rimarrà aspirato, ma verrà coadiuvato dalla propulsione elettrica. Al riguardo, l’esperienza accumulata con LaFerrari ha dimostrato come una potenza di sistema pari a 963 CV possa convivere con il rispetto ambientale. Inoltre, la rinuncia alla sovralimentazione è data dal fatto che occorrerebbero quattro turbocompressori, con tutte le ripercussioni in termini di spazio che una soluzione del genere comporterebbe. Molto meglio un “boost” elettrico che innalzerà ulteriormente la “cavalleria”, diminuendo consumi ed inquinamento in maniera più efficace rispetto all’alimentazione forzata. Infine, tale applicazione è prevista per i modelli FF ed F12.
“Arriverà anche il V6?”
Anche se al riguardo a Maranello le bocche sono “cucite” più che mai, è tutt’altro che improbabile la realizzazione di un motore V6 Twin Turbo intorno ai 3 litri di cilindrata dalla potenza stimabile in circa 500 CV. Sarebbe un propulsore ideale per la California, affiancandosi alla versione V8, ma anche un modo più rapido per raggiungere il taglio delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2021, obiettivo che si sono posti in Ferrari. Inoltre, un eventuale propulsore del genere potrebbe avere alcune componenti in comune con il V6 Twin Turbo Maserati che nasce anch’esso a Maranello. Sarebbe una sinergia di altissimo livello, molto utile specialmente se il neo Presidente della Ferrari Sergio Marchionne deciderà di oltrepassare il fatidico limite delle 7.000 vetture annue.
Gian Marco Barzan