Se si esclude la Countryman che è in pratica un modello a parte, la Mini 5 porte è la prima variante di questo tipo nei 55 anni di storia della compatta britannica. Rispetto alla nuova Mini 3 porte, l’allungamento del passo di 72 millimetri consente ai tre passeggeri posteriori di avere a disposizione 15 mm in più di spazio per la testa, nonché 61 mm aggiuntivi di larghezza interna al livello dei gomiti. Inoltre, il bagagliaio vanta 278 litri, ossia 67 in più nei confronti della 3 porte. Infine, lo schienale del divanetto bipartito è ribaltabile nel rapporto 60:40, mentre come optional figura il pacchetto porta oggetti che include il pianale del bagagliaio a fissaggio variabile.
La Mini 5 porte si presenta con un’interpretazione specifica del design esterno, che è stato sottoposto a uno sviluppo evolutivo nel quale si trovano il linguaggio formale e l’architettura della scocca tipici del Marchio. Caratteristiche, queste, abbinate a proporzioni indipendenti dal resto della gamma Mini, complice la lunghezza della scocca cresciuta di 161 mm, per un totale di 3.982 mm rispetto alla configurazione a 3 porte. Quanto ai dettagli, non mancano dei classici di tutte le nuove Mini, ovvero la calandra del radiatore esagonale, i gruppi ottici e le luci posteriori con larga cornice cromata, nonché la possibilità di richiedere la verniciatura bicolore per la carrozzeria. In sintesi, dalle prime immagini possiamo valutare lo stile della Mini 5 porte come estremamente equilibrato, forse ancor più rispetto alla Countryman.
Come avviene per la nuova Mini 3 porte, anche l’ultima nata dispone di una particolare strumentazione combinata situata sul piantone dello sterzo. Essa visualizza la velocità e il numero dei giri motore, mentre il display a colori indica lo stato della vettura e la quantità di carburante. Inoltre, la classica strumentazione centrale delle Mini si compone di un anello a LED che fornisce un feedback ottico all’attivazione di numerose funzioni. Tale anello ha di serie un display TFT a quattro righe, oppure (a richiesta) un display a colori fino a 8,8 pollici. Completa l’opera il Mini Controller che gestisce le funzioni di navigazione, entertainment e telefonia.
La tendenza al downsizing sta riportando la Mini assai vicina alle cilindrate originarie, tant’è che il motore d’attacco della versione One è rappresentato da un 1.198 cc a benzina. Si tratta, è bene precisarlo, di un propulsore 3 cilindri perfettamente allineato all’indole sportiva della Mini, poiché dispone di sovralimentazione turbo, iniezione diretta di carburante e fasatura variabile degli alberi a camme. Quanto alla potenza massima, essa è di 102 CV ad appena 4.000 giri/min., mentre la coppia ammonta a 180 Nm espressi a 1.400 giri/min.. Quanto basta per staccare un buon 10”1/10 sullo 0-100 km/h, nonché raggiungere 192 km/h di velocità massima.
La Redazione