Il 22 settembre è una data che rimarrà impressa nella storia della Onlus Di.Di. soprattutto per il contributo al superamento delle barriere sociali nei confronti delle persone diversamente abili.
Sul circuito di Vallelunga, in sella ad una Ducati 1098R vincitrice del mondiale Superstock, è sceso in pista Emiliano Malagoli, amputato alla gamba destra. Il team della Superbike Althea Racing ha infatti messo a disposizione del pilota toscano, presidente dell’associazione no profit, la moto con cui ha conquistato il campionato mondiale Superstock 1000 nel 2011 con Davide Giugliano, così Emiliano il primo pilota diversamente abile al mondo che prova in circuito una moto iridata.
“Oggi abbiamo dimostrato che noi piloti disabili abbiamo sia il coraggio che la capacità di guidare una moto che metterebbe a disagio anche un normodotato, soprattutto a livello emozionale”, ha detto Emiliano Malagoli. “Quando ci sali e avvii il motore, ti vengono i brividi. Noi disabili siamo più abituati a gestire le emozioni. D’altra parte, per noi è più impegnativo guidare una moto, e per questo siamo molto più attenti ad ogni particolare. I nostri corsi di guida puntano proprio a questo: a guardare i dettagli, sia nell’adattare la moto, sia nella posizione di guida, riguardo alle nostre protesi. Io sono molto più attento e scrupoloso di quando ero normodotato, e questo mi permette di andare anche più forte”.
Non a caso, Emiliano Malagoli ha perso la gamba destra in un incidente in moto dovuto proprio ad una sua disattenzione. La sua rivincita se l’è presa oggi, domando una 1098R iridata.
Un’altra soddisfazione per Emiliano Malagoli è stata quando è rientrato ai box: “In un’intervista Genesio Bevilacqua mi ha definito un pilota per come mi sono comportato, migliorando giro dopo giro. E questo per me è un traguardo e al contempo un nuovo punto di partenza”.
La Redazione