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Picchia duro la crisi anche in Russia

Renault-R.S.-01-salone-di-MoscaSalone di Mosca

I venti di guerra che soffiano fra l’Europa e la Russia hanno limitato la presentazione di novità da parte delle industrie europe. Non sono però mancati i motivi di interesse sui quali si è accentrata la nostra attenzione.

Chi si attendeva una ricca serie di novità al recente “Salone dell’Auto di Mosca” è rimasto deluso. I venti di guerra (per il momento commerciale) fra l’Europa e la Russia hanno bloccato i debutti perché quello che potenzialmente è uno dei mercati più ricchi, è stato castigato e quindi compromesso dalle sanzioni comminate dai Paesi europei della comunità. I più penalizzati sono soprattutto i costruttori della categoria Premium per i quali il mercato russo rappresenta una delle voci più importanti dei loro bilanci. Tanto è vero che la BMW che avrebbe dovuto presentare in anteprima la X6 ha rinviato il debutto al “Salone dell’Auto di Parigi”. Qualche cosa d’interessante comunque si è visto, come a esempio, sempre della Casa di Monaco di Baviera, la X5 Security Plus, versione blindata del noto SUV, omologato secondo le direttive di sicurezza VR6 e quindi in grado di offrire la massima protezione agli occupanti contro le azioni della criminalità organizzata.

Il gruppo italo-americano Fiat Chrysler Automobiles era presente con le ultime versioni della Giulietta e della MiTo, che gli automobilisti russi potranno ora acquistare nelle nuove sedi di Mosca, Rostov on Don, Nizhny, Krasnodar, Novgorod e S. Pietroburgo. La Peugeot ha portato al debutto la nuova 508 station wagon che vedremo anche a Parigi. Tutte le altre novità riguardano modelli appositamente realizzati per il mercato russo, ma sostanzialmente già presenti nella produzione mondiale. E’ il caso della Chevrolet che ha esposto quella che potrebbe essere la prefigurazione della Lada Niva del futuro, la Hyundai che ha esposto l’Equus a passo lungo arredata con un lusso d’altri tempi, oppure la Nissan Pathfinder particolarmente irrobustita per circolare indenne In Siberia. Di particolare interessa anche il debutto della Ford EcoSport in versione russa essendo costruita nello stabilimento di Tatarstan e della Renault Sandero costruita a Togliattigrad. Non è mancata anche una sportiva, la R.S. 01 della Divisione Sport della Renault, un modello “tutto-adrenalina” e quindi una delle più ammirate alla rassegna moscovita.

Gianni Montani

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