Polizze poliennali
Nonostante siano state reintrodotte nel 2009, sono ancora poco diffuse: parliamo delle polizze del ramo danni che, a fronte di un impegno di più anni, consentono uno sconto maggiore rispetto alle polizze annuali.
In origine le polizze poliennali implicavano un tacito rinnovo ogni 2 anni, per un periodo massimo di 10 anni. Se il cliente dava disdetta prima di tale decade, con obbligo di preavviso di almeno 6 mesi, si ritrovava a pagare tutti i premi assicurativi degli anni che mancavano alla scadenza dei 10 anni: così dettava l’Art.1899 del Codice civile, riguardante la durata delle assicurazioni. Nel 2007 il Decreto Bersani aveva modificato questo articolo, poiché tutto a svantaggio dell’assicurato: con questa riforma il cliente poteva dare disdetta annualmente e il periodo vincolante nelle polizze pluriennali veniva abolito.
Nel 2009 si tornò nuovamente sull’art.1899, ultima modifica che determina le caratteristiche delle polizze pluriennali attuali: l’assicuratore può ora stipulare coperture poliennali, proponendo uno sconto sul costo della polizza; se il suddetto sconto viene accettato dall’assicurato, questi non avrà più la possibilità di recedere annualmente dal contratto. Il recesso sarà possibile solo una volta trascorso il quinto anno di copertura, dopodiché si potrà recedere con 60 giorni di preavviso. Quest’ultima modifica ha praticamente reintrodotto le polizze poliennali nel mercato assicurativo, ma ancora pochi le utilizzano. Per quale motivo? Innanzitutto perché non si può quantificare in modo preciso lo sconto che le compagnie assicurative possono applicare, e questo è dovuto in primo luogo al fatto che la legge non dà regolamentazioni a riguardo. In questo modo il risparmio rimane a completa discrezione dell’assicuratore.
Se però si è clienti abituali di una compagnia, potrebbe valere la pena informarsi sul risparmio che si può ottenere con questo tipo di polizze. Ma il problema è proprio questo: si rimarrà ‘’fedeli’’ alla propria compagnia per un periodo minimo di 5 anni? Ci possono essere delle fluttuazioni di prezzo della polizza, che quindi potrebbero far calare il nostro vantaggio e il motivo della nostra scelta? Non cerchiamo sempre l’offerta più conveniente, cambiando di continuo e scartando le altre opzioni?
Manuela Caputo