In origine le polizze poliennali implicavano un tacito rinnovo ogni 2 anni, per un periodo massimo di 10 anni. Se il cliente dava disdetta prima di tale decade, con obbligo di preavviso di almeno 6 mesi, si ritrovava a pagare tutti i premi assicurativi degli anni che mancavano alla scadenza dei 10 anni: così dettava l’Art.1899 del Codice civile, riguardante la durata delle assicurazioni. Nel 2007 il Decreto Bersani aveva modificato questo articolo, poiché tutto a svantaggio dell’assicurato: con questa riforma il cliente poteva dare disdetta annualmente e il periodo vincolante nelle polizze pluriennali veniva abolito.
Se però si è clienti abituali di una compagnia, potrebbe valere la pena informarsi sul risparmio che si può ottenere con questo tipo di polizze. Ma il problema è proprio questo: si rimarrà ‘’fedeli’’ alla propria compagnia per un periodo minimo di 5 anni? Ci possono essere delle fluttuazioni di prezzo della polizza, che quindi potrebbero far calare il nostro vantaggio e il motivo della nostra scelta? Non cerchiamo sempre l’offerta più conveniente, cambiando di continuo e scartando le altre opzioni?
Manuela Caputo