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Range Rover Sport SVR: “Il Re dell’inferno verde”

RRS_15SVR_EXT_LOC08 (FILEminimizer)Salone di Parigi
8 minuti e 14 secondi. Questo è il tempo da record sul giro fatto registrare dal Range Rover Sport SVR al Nurburgring, il circuito più difficile al mondo soprannominato “l’inferno verde”. Un dato che la dice lunga circa le performance del prestigioso SUV inglese, rese possibili dal propulsore 5.0 litri V8 Supercharged da 550 CV di origini Jaguar, ma anche da un assetto improntato semplicemente al massimo in termini di tenuta, maneggevolezza e stabilità.

Se la gioca con le sportive di altissimo rango
Oltre ai succitati 550 CV, il motore V8 Supercharged 5.000 cc eroga 680 Nm di coppia massima e permette al Range Rover Sport SVR lo scatto 0-100 km/h in 4”7/10, a fronte della velocità di punta autolimitata a 260 km/h. Tra le peculiarità del propulsore figurano un’iniezione elettronica diretta Bosch ottimizzata, sviluppata in collaborazione con gli ingegneri del Land Rover Special Vehicle Operation, e una valvola bypass che incrementa la pressione di sovralimentazione del compressore volumetrico al massimo carico acceleratore. Infine, la termodinamica è particolarmente curata in virtù di aspetti come la testata e il blocco completamente in alluminio, nonché i due intercooler che riducono la temperatura dell’aria pressurizzata dal Supercharged prima d’inviarla al motore stesso. Completa l’opera la doppia fasatura variabile che contribuisce all’elasticità di marcia, a pieno vantaggio anche della guida in off-road.

Cambio sportivo e confortevole
Il Range Rover Sport SVR adotta l’eccellente cambio automatico ZF a 8 marce, in grado di gestire magistralmente l’elevata coppia del motore e di assicurare passaggi di marcia tanto veloci quanto confortevoli. La funzionalità manuale è gestibile tramite i paddle al volante, oppure mediante la classica leva. Quest’ultima va tirata per salire di rapporto e spinta per scalare; una giusta logica derivata dalle competizioni. Da notare che nel setup manuale, inserendo il programma Dynamic, i passaggi automatici al rapporto superiore vengono inibiti, mentre rimane la scalata automatica per prevenire lo “stallo” del motore. Infine, il convertitore di coppia si esclude già dalla seconda marcia, avvantaggiando la fluidità di comportamento.

“Aggrappato all’asfalto”
Basta osservare un video su Youtube per rimanere favorevolmente impressionati dall’aderenza che mostra il Range SVR nelle curve del Nurburgring. In altre parole, le quattro ruote sono come “incollate” all’asfalto con l’intera superficie del battistrada che aderisce sempre e costantemente, mentre la tendenza a virare piatto è indice di una grande cura nel comparto sospensioni. A tale riguardo, infatti, non solo figurano i pregiati schemi multibraccio su entrambi gli assali, ma anche la regolazione elettronica degli ammortizzatori. Come se non bastasse compaiono il Dynamic Stability Control e il Torque Vectoring, entrambi sistemi che contribuiscono alla guida sportiva e interagiscono perfettamente con la trazione integrale. Trazione che vede normalmente la ripartizione di coppia pari a 50/50 sui due assali, con la possibilità d’inviare fino al 100% della forza alle ruote posteriori in caso di necessità. Ora avrete pienamente compreso il perché di quel tempo da record al Nurburgring; nella più difficile pista al mondo incontri di tutto, da scollinamenti a curve con forte pendenza e da rettilinei in salita alle più diverse condizioni meteorologiche nell’arco di un solo giro. Tutto questo è l’ideale per un SUV poliedrico come il Range Rover Sport SVR, che sa comportarsi all’occorrenza da velocissimo coupé ma anche come un ottimo fuoristrada.

La Redazione

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