In cosa consiste? In un microchip che contiene informazioni sul veicolo, sulla validità della polizza e sull’assicurato, e permette di comunicare questi dati in tempo reale alla compagnia assicurativa: in questo modo si potranno identificare molto più facilmente coloro che non sono assicurati. Saranno inoltre gli stessi dispositivi presenti sulle strade – cioè tutor, telepass e ZTL – ad inviare le immagini ad una banca dati, serbatoio da cui attingerà la polizia. Come un occhio bionico sempre vigile.
Ma sappiamo bene di cosa si parla quando si tratta di tagliando? E cosa possiamo fare per risparmiare? Innanzitutto per tagliando si intende quel controllo periodico utile a verificare il funzionamento ottimale di tutti i componenti del proprio veicolo, indispensabile per monitorare la ‘’salute’’ della carrozzeria, in particolare: lo stato delle cinghie di trasmissione, del sistema elettronico, di freni e sospensioni, dei livelli dell’olio e del liquido di raffreddamento, delle luci. Il tagliando è obbligatorio solo fino a quando l’auto è in garanzia, scaduta la quale è comunque consigliabile sottoporre il veicolo a controlli periodici (ogni 20000 km). Da non confondere con la revisione: il controllo obbligatorio stabilito dalla motorizzazione, con cui si certifica la funzionalità della macchina e la sua idoneità a circolare in sicurezza.
Ad oggi, la dematerializzazione del tagliando ha causato molto scalpore perché, almeno sulla carta, potrà arginare il fenomeno delle auto senza assicurazione. Sottolineiamo ‘’almeno sulla carta’’, perché sfruttando le falle di alcune norme sarà possibile, anche dopo il passaggio completo al tagliando elettronico, non assicurare il proprio veicolo: pane per i denti degli evasori. Ad esempio: acquistando una macchina con targa straniera, si eviterà il pagamento del bollo, ci si potrà sottrarre ai controlli fiscali, e si risparmierà sulla polizza RCA – circa il 25% in meno. Questo mercato illecito coinvolge soprattutto le macchine di lusso, ma in futuro potrà allargarsi anche ai veicoli di fascia media. Un problema che sarebbe difficile da arginare visto che, oltre ai prestanome, si può fare tutto legalmente attraverso società di leasing europee.
Nei piccoli comuni, inoltre, i controlli sono minori e non esistono le ZTL in cui il controllo della copertura assicurativa sarebbe automatico.
Quindi, prima di attivare nuove temute e infallibili tecnologie, non sarebbe meglio coprire queste falle normative? I modi per aggirale sono molti, e renderebbero inutili le nuove, infallibili e temute tecnologie.
Manuela Caputo