La particolarità è che il costo del bollo si diversifica in base alle direttive regionali, alla potenza in kW e all’impatto ambientale del veicolo: minore sarà l’inquinamento prodotto (motore a Euro 4, 5, 6), minore sarà la tassa da pagare sul mezzo.
Ѐ bene specificare però che non tutti pagano il bollo e, chiariamo, non si tratta di evasione: le esenzioni e le agevolazioni fiscali destinate a veicoli poco inquinanti permettono un risparmio su questa tassa. In particolare: l’agevolazione fiscale sulla tassa di circolazione per i veicoli elettrici e a GPL è temporanea perchè limitata a cinque anni, e dopo il quinto anno la base su cui calcolare l’imposta viene decurtata del 25%.
Inoltre ci sono esenzioni in base al soggetto che utilizza il mezzo, che noi si sia d’accordo oppure no, resta il fatto che attualmente sono esenti da pagamento della tassa di circolazione: pompieri, forze armate, consoli, Presidente della Repubblica… Fortunatamente, sono esenti dal pagamento anche le auto per disabili.
Un’altro gruppo di utenza che fino ad oggi ha beneficiato dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica sono i proprietari delle vetture con più di venti anni di età, dichiarate “storiche“.
Ma la Legge di Stabilità 2015 propone che l’esenzione dal bollo auto sia valida per le auto con più di 30 anni e non più di 20 come è oggi. Un brutto colpo inferto al valore collezionistico di modelli di quel decennio (1985-1995 appunto) che si presume, andrebbero in demolizione, perché sostenere il costo del bollo, per 10 anni, sarebbe un esborso troppo alto per i proprietari, che già pagano costi di manutenzione per tenerle in efficienza. Inoltre rappresenterebbe un danno enorme per il mercato dell’usato e per tutto l’indotto che si occupa di queste vetture.
Molti rivenditore, al momento della presa in carico della macchina, normalmente sospendono il pagamento del bollo tramite una comunicazione di interruzione e lo riattivano alla data di rivendita. Con tale comunicazione il decorso della scadenza del bollo auto viene sospeso e riprende dalla data di rivendita dell’auto all’acquirente, facendo quindi risparmiare il cliente.
Il bollo può cadere in prescrizione, ma dopo tre lunghi anni, tempo oltre il quale la Regione non avrà più il diritto di riscuotere la tassa. Nel calcolare esattamente i tempi di prescrizione devono essere considerate tutte le precedenti notifiche di solleciti, avvisi e le eventuali proroghe che potrebbero essere state decise a livello nazionale. Quindi occhio alla data!
Manuela Caputo