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Cosa comporta guidare non assicurati

In Italia sono quasi 4 milioni i veicoli che circolano non assicurati, e quasi altrettanti sono gli incidenti con un mezzo non assicurato o che fugge senza farsi identificare.

In questi casi, i sinistrati possono rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime stradale, sia per i danni fisici che materiali. Tale Fondo è gestito dalla CONSAP (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) ed è finanziato da tutti i titolari delle polizze con un sovraprezzo del 2,5% sul contratto d’assicurazione. Oltre a risarcire i danni in caso di incidenti con auto non assicurate, il Fondo indennizza anche sinistri provocati da veicoli non individuati, o spediti in Italia da altro Paese, o veicoli esteri con targa non corrispondente. Per usufruire delle sue prestazioni, è sufficiente inoltrare una richiesta di risarcimento alla Consap e alla compagnia assicurativa designata dall’IVASS (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni): Il Fondo, attualmente, ha raggiunto il massimale dei 5 milioni di euro per danni alla persona e di un milione di euro per danni alle cose.

Al momento dell’incidente, innanzitutto, sarà necessario accertare la data di scadenza dell’assicurazione dell’auto con cui è stato causato il sinistro. Se la polizza è scaduta da meno di 15 giorni, infatti, sarà ancora possibile procedere a una richiesta di risarcimento tradizionale, ma se la scadenza supera questo limite, sarà necessario contattare le forze dell’ordine per segnalare il sinistro. Con le auto senza assicurazione, infatti, non si può procedere con la constatazione amichevole.

Un fenomeno quindi, quello dei veicoli non assicurati, da tenere sotto controllo. Le assicurazione segnano un mancato guadagno, e in tutta risposta continuano ad aumentare il costo dei contratti di polizza. Aggiungendo i rincari alla percentuale dovuta per legge al Fondo per le vittime stradali, è chiaro che a rimetterci sono coloro che hanno un contratto RCA valido e regolare. Cosa cambierà in futuro? Con il decreto Destinazione Italia era stato introdotto un provvedimento speciale per trovare e punire gli automobilisti che circolano senza assicurazione Rc auto: tutte le telecamere ZTL, Tutor, Telepass dovevano attivarsi, oltre che per la loro funzione tradizionale, anche per il controllo dei tagliandi assicurativi. Purtroppo però, questo provvedimento ha subito uno stop e rimarrà soltanto una piattaforma sul web per controllare lo stato di validità della propria assicurazione. Questo servizio sarà disponibile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (mit.gov.it) e sul portale dell’automobilista (ilportaledellautomobilista.it). Per verificare se il proprio veicolo è in regola basterà inserire il numero della targa e, in caso di problemi, sarà possibile entro 15 giorni regolarizzare la propria posizione.

Ma di preciso, cosa rischia chi ha un’assicurazione scaduta, non valida o inesistente? Con la polizza scaduta, il mezzo non potrà né circolare né sostare in luoghi pubblici. Per non subire sanzioni, che vanno da un minimo di 841 € a un massimo di 3366 €, il proprietario la dovrà spostare in un’area privata. Circolare invece con polizze contraffatte porta alla confisca del veicolo ed il rischio di sospensione della patente, insieme all’ obbligo di sottoscrivere un’ assicurazione di durata minima di 3 anni. Per coloro che hanno materialmente creato i falsi tagliandi vi è la sospensione della patente per un anno ed il mezzo confiscato verrà restituito solo al pagamento dell’ intera sanzione.

Manuela Caputo

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