Confronto BMW M5 – Jaguar XFR-S: Germania- Inghilterra…
Stabilire chi sia la migliore tra BMW M5 e Jaguar XFR-S è compito tanto appassionante, quanto difficile. Entrambe sono berline di prestigio, hanno motori V8 sovralimentati da circa 550 CV, la trazione posteriore e assetti decisamente sportivi. La scelta tra le due, per i fortunati che se le potranno permettere, sarà soprattutto questione di gusti. Possiamo anticiparvi però che, a causa della XFR-S, mai come oggi la M5 ha avuto una rivale tanto temibile.
Understatement tedesco
Complice la tinta Pure Silver dell’esemplare provato, la BMW M5 è quanto di meno appariscente vi sia nell’olimpo delle berline ad altissime prestazioni. D’accordo; che non sia una 518i te ne accorgi da diversi particolari, come gli immancabili quattro terminali di scarico, i paraurti specifici e le esclusive ruote da 19”, ma l’eleganza non viene mai meno. E tutto questo, lasciatecelo dire, contribuisce al fascino della M5. La Jaguar XFR-S, al contrario, è assai vistosa specialmente quando la si ordina con l’enorme alettone posteriore, nonché nel colore France Racing Blue come la protagonista del servizio. A onor del vero, però, l’alettone opzionale riduce la portanza del 68% e lavora strettamente in sinergia con l’estrattore d’aria. In sintesi, siamo pur sempre al cospetto di un’auto che raggiunge i 300 km/h e per una volta il tipico aplomb inglese può essere lasciato da parte.
Una gara a suon di otto cilindri
Per quanto concerne il motore, la BMW M5 ha un V8 TwinPower Turbo 4,4 litri, erogante 560 CV da 6.000 a 7.000 giri/min e 680 Nm da 1.500 a 5.750 giri/min.. Tale propulsore è abbinato al cambio M doppia frizione a 7 rapporti, consentendo lo scatto da 0 a 100 km/h in 4”4/10 e la velocità massima autolimitata a 250 km/h. A quest’ultimo proposito, è possibile richiedere la vettura con l’autolimitazione innalzata a 305 km/h. La Jaguar XFR-S adotta, invece, un V8 5,0 litri sovralimentato mediante compressore volumetrico che sviluppa 550 CV a 6.500 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 680 Nm da 2.500 a 5.500 giri/min.. Quanto alla trasmissione vi è l’eccellente cambio automatico ZF a 8 rapporti con convertitore di coppia, mentre riguardo le prestazioni l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 4”6/10 e la velocità massima è autolimitata a 300 km/h.
Sospensioni anteriori più raffinate sull’inglese
Focalizzando il discorso sulle sospensioni, entrambe hanno un avanzato retrotreno a bracci multipli mentre le differenze si fanno evidenti riguardo l’avantreno. La M5 dispone, infatti, di un layout a doppio snodo che è sì adeguato e leggero, ma non assicura il pieno recupero di camber in curva come avviene con i quadrilateri deformabili della XFR-S. Da notare, infine, che tutte e due dispongono del controllo elettronico relativo agli ammortizzatori.
“E ora si aprono le danze”
Diciamo subito che il motore V8 TwinPower Turbo della BMW M5 ha un sound strano, non ben definito, che a tratti somiglia a un V10 e in alcuni momenti addirittura a un 4 cilindri boxer. In altre parole, la “musicalità” non è certo il punto forte di tale propulsore, ma in compenso la spinta impressiona sempre e comunque. A quest’ultimo riguardo è un attimo passare da 1.000 a 7.000 giri/min. nelle prime quattro marce, portando alle più alte velocità in un batter d’occhio. Infine, giusto per fare un esempio concreto, la coppia è talmente elevata su un ampio arco di giri da ricordare un aereo al decollo. Dal canto suo il motore V8 sovralimentato mediante compressore volumetrico della Jaguar XFR-S ha un sound molto più entusiasmante; qualcosa di talmente intenso da richiamare le vetture Nascar. E come se non bastasse, il minaccioso crepitio dei quattro scarichi aggiunge coreografia a tutto l’insieme. Infine, riguardo le performance pure, la spinta è anche in questo caso impressionante ma francamente appare leggermente inferiore rispetto a quella della M5. Resta però da sottolineare che in pista entrambe rimangono appaiate la maggior parte delle volte.
Cambi differenti ma veloci
Come abbiamo anticipato in apertura, la M5 adotta un cambio doppia frizione a 7 rapporti. Selezionando il programma più sportivo e utilizzando la funzionalità manuale, i passaggi di marcia al rapporto superiore sono velocissimi e caratterizzati dal classico contraccolpo che farà la gioia di chi si sente pilota. Inoltre, sempre riguardo il setup manuale, si possono utilizzare i bilanceri al volante oppure la classica leva centrale che va tirata per salire di marcia, nonché spinta per scalare. E a proposito di scalate, anch’esse avvengono “alla velocità del pensiero”. Per quanto riguarda la XFR-S, il suo cambio automatico ZF a 8 rapporti si difende alla grande. Innanzitutto inserendo la modalità automatica il comfort è migliore rispetto alla rivale, mentre nel setup manuale i passaggi di marcia avvengono tanto velocemente quanto quelli della BMW. Le scalate, invece, non sempre risultano altrettanto puntuali, mentre sarebbe preferibile disporre anche della classica leva centrale come avviene per la M5. Le levette solidali al volante, infatti, possono generare confusione nelle rotazioni oltre i 90°.
Nella guida al limite la Jaguar è per veri piloti
Scendendo in pista, la BMW M5 si trova perfettamente a proprio agio come se fosse sulle strade normali. Anche in questo caso “c’è tantissimo motore”, assecondato dall’assetto ben frenato sia in beccheggio che in rollio e dal DSC programmabile su diversi step. Al riguardo, infatti, il controllo di trazione e stabilità non è mai troppo invasivo e lascia al guidatore un certo margine prima d’intervenire. Logicamente, quando si “stacca tutto” si è pur sempre alla prese con una trazione posteriore da 550 CV, ragion per cui concetti come controsterzo e riallineamento devono essere familiari al pilota. Inoltre, lo sterzo è diretto ed ha il giusto carico a tutte le velocità donando un feedback invidiabile e rivelandosi un “prezioso alleato” nelle derapate di potenza. La Jaguar è molto più maschia, richiedendo al guidatore traiettorie pulite e progressione nell’aprire l’acceleratore, se non si vuole incorrere negli interventi del DSC in curva. DSC che può essere disattivato completamente, consentendo al pilota di avere in mano la vettura al 100% e di divertirsi molto in pista. A patto di tener conto che le derapate di potenza avvengono all’improvviso, mentre lo sterzo è sì preciso ma non pronto come quello della M5. Concludendo, il confronto tra BMW M5 e Jaguar XFR-S non vede né vincitori né vinti essendo le vetture sostanzialmente pari. Un gran bel risultato per tutte e due.
Gian Marco Barzan
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