Lo spagnolo, che a 21 anni è già leggenda della MotoGP, a Motegi bissa il titolo del 2013, prima vittoria iridata sulla pista di casa per la Honda.
Marc Marquez (nella foto) è il campione del mondo della classe MotoGP 2014. Il 21enne di Cervera ha conquistato a Motegi il secondo titolo iridato scrivendo ancora una volta la storia di questo sport. erpicando così il titolo dello scorso anno, vinto a Valencia, arriva secondo alle spalle di Jorge Lorenzo, ma davanti a Valentino Rossi e Dani Pedrosa, gli unici che potevano ancora contrastarlo.
Il titolo che ha regalato alla Honda, il primo sulla pista di casa. ha un valore extra! Non era mai successo infatti che un pilota della casa giapponese vincesse il titolo sul circuito di proprietà della casa dall’ala dorata.
“Sono felicissimo, ora per me è molto difficile dire qualcosa perchè sono emozionatissimo – ha detto al parc fermè -. E’ stata una stagione fantastica, io sono sempre sorridente ma le pressioni si sono sentite e devo ringraziare tutti quelli che lavorano con me e la mia famiglia che mi ha aiutato. Ora pensiamo a festeggiare alla grande qui in Giappone”.
Complimenti anche a Jorge Lorenzo che ha vinto a Motegi ma nulla ha potuto contro lo strapotere del fenomeno catalano in una stagione dominata, ma questa volta, una volta preso il comando della gara non lo ha più lasciato, bissando Motegi 2013 e vincendo la seconda gara consecutiva dopo quella di Aragon. Sul podio Valentino Rossi, che è stato per poco in testa alla gara, ma ha dovuto arrenderesi ai due spagnoli.
Andrea Dovizioso ha chiuso in quinta posizione, nonostante la pole ottenuta ieri, la Ducati non è riuscita a tenere il passo dei primi fino alla fine. In sesta posizione Andrea Iannone.
Con il campionato assegnato è apertissima la lotta per la seconda posizione, che vede in lizza tre piloti, Rossi, Pedrosa e Lorenzo, tornato prepotentemente in corsa dopo le ultime due vittorie. Dalla gara del Sachsenring è il pilota ad aver ottenuto più punti, 150 contro gli 89 di Rossi, gli 87 di Marquez e gli 82 di Pedrosa.
Marquez fatica a realizzare la portata della sua impresa: “Sto comprendendo ora quello che ho fatto. Sono un ragazzo normale e anche io ho subito la pressione di questi giorni. Mi sono concentrato solo su Rossi e Pedrosa, volevo chiudere davanti a loro per vincere e ci sono riuscito. Dedico questa vittoria a tutti quelli che lavorano con me, alla mia famiglia e ai tifosi che ci seguono sempre”. Il giro d’onore di Mark è stato celebrato secondo la tradizione giapponese, con il campeon raggiunto da un samurai e due accompagnatrici. Non poteva mancare la celebre spada con cui Marquez ha tagliato il palloncino del campione del mondo.