Guidiamo e …zzzzz… colpo di sonno! Non possiamo renderci conto di quando ci può accadere, e ci ritroviamo inaspettatamente contromano nella corsia sbagliata, o pericolosamente vicino ad un muro. La tecnologia propone alcune soluzioni che aiutano ad evitare situazioni catastrofiche.
Secondo i numeri forniti dall’Esrs (Società Europea di Ricerca sul Sonno) il 22% degli incidenti è causato dalla sonnolenza. L’indice di mortalità si impenna tra le 20 e le 7 del mattino: circa 1000 persone all’anno – 3 al giorno – muoiono in incidenti causati da colpi di sonno, e almeno 120 mila restano ferite.
Anche le Case automobilistiche si sono mosse in questa direzione, fornendo la macchina di dispositivi che emettono allarmi per evitare che il guidatore si addormenti. Sembra ovvio quali possano essere i segnali da considerare per individuare uno stato di sonnolenza, meno ovvio però è che un dispositivo sia capace di incrociare dati e prendere una decisione. L’evoluzione di questi sistemi prevede che siano sempre più intelligenti, ovvero capaci di prendere delle decisioni in base all’elaborazione dei dati che memorizzano fino a rendere la guida se non autonoma, quasi.
Resta di fatto che quando si guida bisogna evitare di assumere sia alcool che farmaci – e questo si sapeva – poichè possono alterare lo stato di coscienza, ma anche il caffè – e qui sfatiamo un mito – perché è una sostanza psicoattiva che provoca tachicardia e sudorazione: la maggiore attivazione fisiologica potrebbe peggiorare lo stato di vigilanza. Quindi ben vengano sia tutti i dispositivi sonori messi a disposizione dalla tecnologia, sia le bande rumorose che ricalcano la linea della carreggiata, ma se si ha un colpo di sonno bisogna fermarsi e dormire almeno per 40 minuti.
Manuela Caputo