Il nuovo Porsche Cayenne S E-Hybrid rappresenta il primo modello ibrido plug-in tra i SUV, definendo nuovi standard prestazionali nell’ambito delle vetture di lusso a trazione integrale. La batteria ad alto voltaggio, relativa alla propulsione a corrente, può essere ricaricata sia mediante una rete elettrica esterna sia durante la marcia. Rispetto al precedente Cayenne S Hybrid, l’ultimo nato mette in campo progressi notevoli, basti pensare alla potenza dell’unità elettrica quasi raddoppiata.
Il propulsore a combustione interna del Cayenne S E-Hybrid è un V6 3,0 litri a iniezione diretta di benzina, sovralimentato mediante compressore volumetrico (non è quindi turbocompresso, come segnalato nel comunicato stampa Porsche). Si tratta in sostanza della medesima unità che equipaggia le Audi più potenti, erogante 333 CV di potenza massima da 5.500 a 6.500 giri/min.. Grazie all’ausilio del motore elettrico, che per parte sua sviluppa 95 CV, la potenza massima di sistema ammonta a 416 CV. Conseguentemente, il Cayenne Hybrid stacca un ottimo tempo di 5”9/10 sullo 0-100 km/h, a fronte della velocità massima pari a 243 km/h. Da notare che tali performance sono molto ben coadiuvate dal cambio Tiptronic a 8 rapporti con convertitore di coppia, in grado di assicurare passaggi di marcia fluidi e veloci. Ma a far passare addirittura in secondo piano le prestazioni è il consumo medio del motore a benzina, quando l’unità elettrica è attiva, ovvero 3,4 litri per 100 km corrispondenti ad appena 79 g/km di CO2.
Anche il Cayenne S E-Hybrid propone la trazione integrale permanente, con differenziale autobloccante centrale, tipico del SUV di Zuffenhausen. Quanto alla ripartizione di base della coppia, essa è preponderante al retrotreno come si evince dal rapporto 42/58. Una scelta che minimizza gli effetti sottosterzanti, rendendo particolarmente efficace il comportamento in curva. Comportamento pienamente assecondato anche dal layout sospensivo a doppio braccio trasversale anteriormente, nonché multilink posteriormente. Infine, su tutto vigila il Porsche Stability Management (PSM) che interviene quando strettamente necessario in modo impercettibile. In conclusione, il piacere di guida rimane ai massimi livelli come Porsche insegna.
La Redazione
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