Supercar, successo inaspettato del nuovo salone dell’auto
MotorAge.it Redazione
Soddisfazioni che sono andate oltre oltre le più ottimistiche previsioni per il Motor Show “alla romana” che si è svolto tra auto da sogno, spettacoli, anteprime e VIP della Formula 1.
In realtà il Supercar Auto Show non può essere definito un Salone vero e proprio, più che altro un evento in cui l’automobile è protagonista nei modi più emozionali. La formula, che ha portato a Roma macchine sportive, originali e particolari, piuttosto che le ultime novità del mercato automobilistico (c’erano anche quelle, in alcuni stand) ha funzionato nonostante lo scetticismo di molti: 42.800 visitatori, 3 padiglioni pieni di stand e un’attrezzata area esterna sono una base da non sottovalutare per la prima edizione di una manifestazione locale nata dal nulla. Giancarlo Fisichella è stato il testimonial dell’evento, e la sua presenza ha catalizzato l’attenzione del pubblico per tutte e tre le giornate, inoltre si è percepito l’entusiasmo della gente nel vedere tante belle auto, di quelle che difficilmente si incontrano per caso e che fanno sognare adulti e bambini. In realtà, il concetto di “Supercar” sviluppato all’interno dell’evento è assolutamente relativo: a parte Porsche, Ferrari, Maserati e Lamborghini, si sono visti mezzi dell’esercito, modelli di auto radiocomandate, oppure auto improbabili come la Fiat 500 Lamborghini. Tra le vetture più fotografate, la monoposto STR 5-02, la F1 costruita dalla Scuderia Toro Rosso per partecipare al mondiale 2010. E poi grandi spettacoli nelle aree esterne: drifting, evoluzioni di stuntman, esibizioni di pit stop fatti con auto normali nelle quali il pubblico poteva intervenire cronometrando la propria abilità e minikart per i più piccoli che hanno potuto divertirsi in sicurezza nell’area realizzata nelle all’esterno della Fiera. Grande successo anche allo stand dell’Aeronautica Militare, con il mock-up dell’F-104, il simulatore di volo dell’MB 339AA della pattuglia acrobatica nazionale “”.
Gli organizzatori Marco Galletti e Andrea Barberis hanno avuto il coraggio di programmare un “Salone dell’Auto” senza la partecipazione dei Costruttori di Auto, ma pensando soprattutto a cosa poteva piacere, far sognare e coinvolgere il pubblico. Il risultato? Già dalla prima edizione possono festeggiare il successo dell’evento, al di sopra di qualsiasi aspettativa.