La svista costerà alla Casa di Maranello una pesante sanzione: in tre anni non ha presentato all’autorità un report sulla sicurezza. Come se avesse regalato allo stato USA una delle 10 F60America destinate al suo mercato.
La mannaia della “National Highway Traffic Safety Administration” (l’autorità statunitense che vigila sulla sicurezza) ha colpito la Ferrari in quanto la Casa di Maranello non ha comunicato le anomalie e gli incidenti nelle vetture di sua produzione. L’espressione americana esatta è per non aver comunicato “early Warring reports”, in altre parole le prime comunicazioni sulle anomalie registrate sulle vetture del Cavallino. Si tratta di comunicazioni che tutti i costruttori sono tenuti a fornire, ma che alla Ferrari, evidentemente per le dimensioni ridotte delle vendite, non si è mai sentita in obbligo di ottemperare.
Ha potuto farlo perché fino al 2011 la Fiat non era presente sul mercato americano, ma con l’acquisizione di Chrysler ora tutto è cambiato e lo sbarco della Fiat Chrysler Automobiles a Wall Street ha ribaltato completamente la situazione, quindi ora è indispensabile pretendere il rispetto delle regole e di conseguenza l’obbligatorietà di fornire rapporti trimestrali dettagliati.
La sanzione amministrativa comminata è stata di 3,5 milioni di dollari, poco meno di tre milioni di euro. Contemporaneamente si è anche saputo che la Ferrari nei mesi scorsi è dovuta intervenire su un centinaio di Ferrari 458 a causa della mancanza di un gancio che consentisse l’apertura del vano bagagli in situazioni di emergenza.
Anthony Foxx, Segretario ai Trasporti, ha affermato: “Non ci sono scuse per non avere ottemperato a leggi che sono state create per salvaguardare la salute degli automobilisti. La nostra severa iniziativa di oggi sottolinea che le case automobilistiche saranno ritenute direttamente responsabili se non fanno la loro parte nella nostra missione di proteggere la sicurezza degli americani sulle strade”.