La Cina, paese delle mille contraddizioni, conferma ancora una volta di aver fatto del concetto di “imitazione” un vero e proprio valore strategico della propria economia. E, dacché il mercato automobilistico nazionale è esploso, anche qui hanno iniziato a vedersi un numero incontrollato di replicanti di altrettante vetture occidentali.
Le reazioni non sono tardate e, tra queste, spicca quella di Ralf Speth, Amministratore Delegato di Land Rover. Il numero uno del brand, infuriato per questa situazione, ha rilasciato una pesante dichiarazione alla rivista Autocar:
La nostra azienda ha investito molto sul mercato cinese attraverso il partner nazionale Chery. I nostri progetti si basano su un ben definito business plan, che ci permette di perseguire i nostri obbiettivi di vendita a prezzi trasparenti. Qualsiasi azione che lede il profitto potenziale dei nostri stabilimenti compromette l’integrità di quei progetti.
Parlerò con i nostri rappresentanti e con quelli di Chery per trovare una soluzione a questo problema. Non penso che la Cina sarà contenta di fronte a qualsiasi azione che possa ledere la credibilità del Paese. Quello che abbiamo visto non corrisponde a correttezza”.
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