MotorAge New Generation

Mercedes-AMG GT: “Ha la 911 nel mirino”

Mercedes-AMG-GTImpressioni di guida
Circuito di Laguna Seca, California, una Mercedes-AMG GT S color Fire Opal ci attende per scatenare i suoi 510 CV erogati dal motore V8 biturbo 4 litri e accelerare da 0 a 100 km/h in 3”8/10. D’accordo, non avrà le portiere ad ali di gabbiano come la “sorella maggiore” SLS Coupé, ma in compenso la GT ha un fascino tutto suo e osservata dal vivo è ancora più bella che in foto. Il tempo d’indossare il casco, allacciare le cinture ed avviare il potente V8 con il suo rombo baritonale, che ogni altro pensiero svanisce. E’ arrivato il momento di scendere in pista e già abbiamo l’adrenalina “a mille”.

La forza del V8 che ti lascia senza fiato
Selezioniamo l’AMG DYNAMIC SELECT su Sport (gli altri due setup sono Sport plus e Comfort) e l’assetto RIDE CONTROL AMG, con sospensioni a regolazione elettronica variabile, si predispone a una guida dinamica. Inoltre, attiviamo la modalità ESP SPORT Handling Mode. Un paio di giri “di riscaldamento” e via, giù tutto l’acceleratore con il V8 biturbo che risponde all’insegna di una cattiveria incredibile. Proviamo una staccata al fulmicotone, ma la potenza dei freni ceramici è talmente elevata da farci rallentare troppo. Pazienza, ci rifaremo alla fine del prossimo rettilineo. Rettilineo percorso “in un lampo” dalla Mercedes-AMG GT, complice il cambio doppia frizione a 7 rapporti che “spara” le marce come fosse una trasmissione da Formula 1, specialmente utilizzando la funzione manuale. Funzione decisamente migliorata rispetto a quella della SLS, in quanto tirando la levetta di destra in prossimità della potenza massima la cambiata è istantanea e, quindi, non vi è più il rischio “d’inciampare” nel limitatore.

“Divora le curve con nonchalance”
Laguna Seca è un circuito difficile e molto selettivo, ma l’AMG GT non fa un plissé e percorre curve velocissime in modo preciso e neutro. La perfetta sinergia tra elementi come sospensioni a quadrilateri deformabili, disposizione Transaxle del cambio, elettronica d’assetto e posizionamento anteriore centrale del motore rendono la supercar Mercedes l’ideale per la guida in pista. Dopo aver acquisito la confidenza necessaria sia con la vettura sia riguardo il circuito, regoliamo il DYNAMIC SELECT AMG su Sport Plus e sconnettiamo completamente l’ESP. A questo punto abbiamo “in mano” al 100% la macchina, che nelle curve più impegnative al limite supera largamente 1 g di accelerazione laterale. Situazione in cui la lubrificazione a carter secco è provvidenziale, approvvigionando costantemente d’olio il motore come se si viaggiasse tranquillamente in rettilineo. Occorre “solo” prestare attenzione al sovrasterzo di potenza, poiché una trazione posteriore da 510 CV a controlli disinseriti va “domata” a suon di pronti controsterzi e riallineamenti. Situazione, quest’ultima, gestita magistralmente dallo sterzo diretto, preciso e comunicativo; senz’altro il migliore mai capitato in Casa Mercedes.

La doppia anima
Da bordo pista ci segnalano inequivocabilmente di rientrare. Lasciamo nelle mani di colleghi il “nostro” esemplare color Fire Opal che continuerà a girare al limite per tutto il giorno, trovandosi perfettamente nel proprio elemento. Ora è la volta di provare su strada un’altra Mercedes-AMG GT, sempre in versione S da 510 CV e con freni ceramici ma con carrozzeria color AMG Solarbeam. Regoliamo il DYNAMIC SELECT AMG in Comfort, lasciamo l’ESP completamente inserito e ben presto scopriamo la seconda anima improntata al gran turismo della Mercedes-AMG GT.
Più in dettaglio, le risposte degli ammortizzatori sono soft, le cambiate avvengono dolcemente e talvolta in curva l’ESP interviene (senza disturbare) per ripristinare la traiettoria corretta. Potremmo tranquillamente fare il giro del mondo in queste condizioni, mentre l’andatura molto pacata per rispettare i rigidi limiti di velocità ci permette di ammirare meglio lo splendido paesaggio. L’unico “difetto” è il motore fin troppo silenzioso, ma è sufficiente premere un apposito tasto della DRIVE UNIT AMG che le farfalle dell’impianto di scarico si schiudano completamente e il rombo torni possente. Rientriamo al circuito di Laguna Seca e compiamo qualche altro giro al limite. Ora abbiamo compreso appieno come la Mercedes-AMG GT associ  performance elevatissime in circuito, con la fruibilità quotidiana ottimale. La Porsche 911 non è più la sola a proporre questa anima double face. E molto probabilmente sarà anche costretta a inseguire.

Gian Marco Barzan

Photogallery

Mercedes-AMG-GT
Exit mobile version