SpaceShipTwo: dietro lo schianto della navicella spaziale
Per esprimersi sulla tragedia della SpaceShipTwo, la navicella della Virgin Galactic che venerdì scorso si è schiantata nel deserto del Mojave, in California (causando la morte del pilota 39enne Michael Tyner Alsbury e il ferimento dell’altro, il 43enne Peter Siebold), il boss della società Richard Branson si è affidato ai cinguetti social.
Tweet scontro
Nel tweet a fresco il miliardario britannico afferma: “La sicurezza ha guidato ogni decisione che abbiamo preso negli ultimi dieci anni e ogni illazione contraria è falsa“. Ovviamente offre la piena disponibilità della sua società a collaborare con gli esperti del National Transportation Safety Board (Ntsb) incaricati di approfondire la vicenda.
“Un tragico incidente, ma che non deve dare spazio a speculazioni”, dice poi Branson, in risposta probabilmente alle accuse dell’esperta di razzi a propulsione Carolynne Campbell dell’International Association for The Advancement of Space Safety, secondo la quale fin dal 2007 (allora tre ingegneri della base spaziale nel Mojave persero la vita nell’esplosione di un razzo) la Virgin Galactic avrebbe ignorato gli avvertimenti di insicurezza del sistema di propulsione.
Avvisi inascoltati?
Secondo la scienziata, questa esplosione non è stata una sorpresa, visto che il trattamento del protossido di azoto era già stato contestato alla Virgin Galactic, alla quale avrebbe inviato già quattro anni fa documenti ignorati dalla società che avvertivano sulla potenziale pericolosità dell’uso del protossido di azoto.
Turismo spaziale
I soldi in ballo sono tanti, e non solo per la ricerca, i test e le operazioni, ma anche gli obiettivi del turismo spaziale, che per le società del settore è la nuova frontiera da offrire (inizialmente ai ricchissimi). Per boss Branson i piani andranno avanti secondo programma, ma è naturale che quanto accaduto alla SpaceShipTwo sia un bel sasso sul percorso. Secondo il Daily Mail, la prima defezione tra le celebrità pronte a partire per lo spazio sarebbe arrivata dalla principessa Beatrice (primogenita del principe Andrea, sesta nella linea di successione alla regina Elisabetta), fra l’altro fidanzata da tempo con Dave Clark, che lavora proprio per la Virgin Galactic. Nella lista dei Vip prenotati per il volo del prossimo anno, secondo il britannico Daily Star restano nomi come quelli di Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Angelina Jolie, Lady Gaga, oppure Justin Bieber che invece avrebbe chiesto la restituzione dei soldi del biglietto «spaziale» già versati (250 mila dollari, circa 200 mila euro).