Equipaggiata dal motore 1.2 69 CV Bi-fuel GPL/benzina, la Fiat Panda EasyPower è accreditata di un consumo medio di verde pari a 6,6 litri per 100 km nel ciclo combinato. Quanto basta in teoria, con il pieno dei due carburanti, a coprire il tratto Milano – Reggio Calabria (1.345 km) senza fermarsi. Ma oltre al consumo contenuto, la compatta italiana mette in luce una buona verve. Al riguardo, l’accelerazione 0-100 km/h si compie in 14”2/10 e la velocità massima è di 164 km/h.
Come avviene per tutte le altre vetture del Gruppo Fiat a doppia alimentazione, la Panda EasyPower è di primo impianto, quindi prodotta in fabbrica, garantita dal brand stesso e commercializzata attraverso la normale rete di vendita. In tale modo vengono assicurati fattori molto importanti che vanno dal rispetto delle normative di sicurezza, alla massima qualità e affidabilità e dai minori costi di gestione (rispetto alle trasformazioni aftermarket) all’impiego di tecnologie avanzate. A quest’ultimo riguardo, la centralina motore è stata sviluppata per gestire magistralmente entrambi i carburanti, assicurando quindi prestazioni costanti.
Analizzando “al microscopio” la Fiat Panda EasyPower, si nota con piacere l’enorme progresso compiuto in termini qualitativi rispetto alla precedente generazione. In particolare, riguardo la carrozzeria gli accoppiamenti tra le parti risultano impeccabili, mentre la verniciatura è pressoché esente dal fenomeno “a buccia d’arancia”. Anche l’abitacolo è curato, ma per contro ci sono un paio di “cadute” in termini di ergonomia. A tale proposito, i tasti degli alzacristalli elettrici anteriori sono collocati in posizione scomoda, vicino alla leva del cambio; così ti capita (magari arrivando al casello autostradale) di cercarli, non trovarli e distogliere lo sguardo dalla strada. Inoltre, i comandi del climatizzatore non sono molto intuitivi e peccano un po’ anche in termini estetici. Tutto il resto soddisfa ampiamente, come ad esempio la buona abitabilità per quattro persone, l’ampia visibilità in tutte le direzioni e la strumentazione sempre facilmente consultabile.
La Panda EasyPower non è certo un “dragster brucia semafori”, tuttavia si disimpegna facilmente tanto nel caotico traffico cittadino quanto nei percorsi extraurbani. Il motore per parte sua dimostra soprattutto una buona elasticità di marcia, con risposte pronte a partire da 2.000 giri/min. e che ti permette d’inserire la quinta senza problemi alle andature moderate. In autostrada la velocità ideale è quella massima consentita dal Codice, ovvero 130 km/h. Valore oltre il quale la Panda comincia a “sedersi”, perché un 1.2 aspirato da 69 CV (ma soprattutto 102 Nm di coppia) non può certo compiere miracoli. Infine, l’assetto è preciso e intuitivo con un progressivo sottosterzo “di sicurezza” che rientra non appena si rilascia l’acceleratore. Giudizio finale? “Panda EasyPower promossa a pieni voti”.
Gian Marco Barzan
Photogallery