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Niente più tagliando cartaceo, vediamo le conseguenze

Per ridurre il numero di frodi, da aprile 2015 si procederà con la dematerializzazione del tagliando cartaceo: il controllo del pagamento Rca avverrà per via telematica incrociando i dati del database della Motorizzazione civile. Non si troverà il modo per aggirare anche questa procedura?

Avete presente quel tagliando che è obbligatorio esporre sul parabrezza, che attesta che quel determinato veicolo è assicurato con la polizza di responsabilità civile? Parliamo proprio del contrassegno di assicurazione RCA, che contiene altre importanti informazioni come la targa del veicolo, il nome e il logo della compagnia di assicurazione e la data di scadenza della copertura assicurativa. La mancata esposizione del tagliando assicurazione Rc auto o la sua non ottimale leggibilità dall’esterno è sanzionabile con una multa pari a 21 euro, che può però essere tolta se l’automobilista porta il tagliando alla polizia o ai carabinieri per far constatare la regolarità della polizza.

Ecco, tutto questo scomparirà a partire da aprile 2015, quando il contrassegno cartaceo della RCA non esisterà più e tutti i conducenti di veicoli a motore su strada – comprese quindi anche le due ruote – non dovranno più esibirlo: infatti il controllo del pagamento del premio avverrà con la lettura delle targhe attraverso l’archivio integrato della Motorizzazione civile che, oltre ai dati dei veicoli, avrà anche tutte le informazioni sulle polizze di assicurazione.

L’addio al contrassegno assicurativo cartaceo è stato previsto in un decreto ministeriale, il numero 110 del 9 agosto 2013: dato che in Italia ci sono 4,4 milioni di veicoli senza Rca, l’obiettivo del tagliando telematico è quello di ridurre le frodi sia per quanto riguarda i contrassegni cartacei falsi, sia per quanto riguarda il mancato pagamento dell’RCA.

Inizialmente l’idea era quella di sostituire il vecchio talloncino in mostra sui parabrezza con un microchip capace non solo di registrare e segnalare l’avvenuto pagamento del premio assicurativo, ma anche di controllare la velocità del veicolo, di fornire informazioni sul traffico e persino di poter essere utilizzato per il pagamento dei parcheggi. Buoni propositi, ma di tutto ciò non se ne farà nulla: ci sarà solo l’addio al cartaceo, perché la soluzione del microchip è considerata troppo dispendiosa e tecnicamente complessa.

Ciampino, in provincia di Roma, si è dimostrato il Comune più all’avanguardia nel combattere gli evasori: è entrato a pieno regime il sistema Targa System, nuovo strumento tecnologico in dotazione alla Polizia locale capace di individuare in tempo reale i veicoli in transito privi di copertura assicurativa, senza revisione, rubati o posti sotto sequestro amministrativo. Questo strumento è composto da una telecamera che riprende tutti i veicoli in transito. Il programma installato su un computer portatile legge in meno di un secondo la targa dei mezzi in transito su ambo i lati della carreggiata ed effettua in simultanea controlli incrociati nelle banche dati del ministero dell’Interno e dei Trasporti. Nel giro di pochi secondi vengono segnalate le eventuali anomalie che permettono ad una pattuglia di fermare i veicoli che risultano irregolari e procedere al controllo dei documenti. Il sistema comunica in tempo reale con i tablet in dotazione al Comando e funziona in orario diurno e notturno.

Per tutte le altre città invece, il controllo della RCA potrà essere perseguito solo successivamente tramite i sistemi di rilevazione automatica delle targhe già in uso per il controllo della velocità e dell’accesso alle Zone a traffico limitato, come telecamere ZTL, autovelox o Tutor. La fotografia delle targhe verrà trasferita all’archivio integrato della Motorizzazione civile che, attraverso controlli incrociati telematici tra banche dati, individuerà eventuali evasori del pagamento dell’assicurazione, avviando automaticamente la procedura di sanzionamento. Il nuovo meccanismo telematico di accertamento sarà utile però anche agli assicurati, che secondo il provvedimento, potranno verificare l’esistenza e validità della propria copertura con accesso personale sempre garantito attraverso moduli web alimentati in tempo reale.

Vedremo se anche questo controllo telematico non si potrà aggirare, in tipico stile italiano: senza microchip si debelleranno sicuramente meno frodi di quelle prospettate.

Manuela Caputo

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