Parcheggio scaduto? È definitivo: niente multa
Arriva una sentenza “tranquillizzante” gli automobilisti che ritardano a recuperare la macchina dalle strisce blu. Si tratta di un vero e proprio precedente giudiziario.
Ebbene sì, i ricorsi si possono vincere. E danno ancora più soddisfazione quando si tratta di un argomento che ha sollevato molte polemiche, provocando uno scontro tra comuni e polizia municipale da una parte e ministero delle Infrastrutture dall’altra: stiamo parlando della sanzione per chi sosta nelle strisce blu oltre il tempo per cui ha pagato. Ci troviamo di fronte ad un precedente giudiziario: Il 13 ottobre, a Lecce, il giudice di pace ha annullato una multa fatta ad un cittadino per la sosta con il grattino scaduto. Il giudice ha affermato che il pagamento per il tempo residuale non pagato può e deve essere richiesto, ma va differenziato dalla sanzione per omesso pagamento, precisando inoltre che le aree di parcheggio a pagamento non prevedono il rinnovo del ticket alla scadenza del tempo pagato.
Ma cosa dice la regola di preciso? Bisogna far riferimento all’art 7 del codice della strada, che prevede una multa da 24 euro a 94 euro nei casi di sosta vietata, in cui la violazione si prolunghi oltre le 24 ore. Il ministero dei trasporti ha sottolineato che si tratta di sosta limitata nel tempo o regolamentata secondo la categoria dei veicoli, perciò se la sosta è consentita senza limitazioni di tempo, anche se soggetta a pagamento, non ricorrono le condizioni per l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 7. In sostanza: una volta acquistato il ticket, se la sosta si prolunga oltre l’orario non si applicano sanzioni, ma solo le ulteriori somme dovute – maggiorate delle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale.
Inoltre è bene precisare che la regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale, quindi se un ausiliario del traffico identifica una macchina che sosta oltre il termine per cui ha pagato, non può fare multa alcuna se non ha avuto una specifica delibera dal comune.
I parcometri, come abbiamo detto sopra, non sono predisposti per accettare più euro del dovuto quando il tempo di sosta è per un tempo limitato, mentre accettano monete ad oltranza se la sosta non incontra limiti di tempo. Questo fa sì che, nel primo caso, gli automobilisti scelgano di pagare per un lasso di tempo maggiore, onde evitare eventuali ritardi e le connesse conseguenze.
Ora è chiaro, la multa non si deve pagare.
Manuela Caputo